Psr, Confagricoltura Puglia: in quest’ultimo periodo lavoro significativo della Regione per far avanzare la spesa

Sul Piano di sviluppo rurale la Regione rischia disimpegno sino a 100 milioni di euro ma c’è la possibilità di una proroga
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Sul Psr la Puglia rischia una soglia di disimpegno tra gli 80 e i 100 milioni di euro: è emerso durante il Comitato di sorveglianza che si è tenuto nella mattinata di oggi al quale hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, l’Autorità di Gestione del Psr, due funzionari dell’ufficio preposto dell’Unione Europea e Confagricoltura Puglia. “Sebbene sia emersa questa circostanza sfavorevole è da notare che l’Ue è disposta a valutare la proroga di un anno,” ha specificato alla fine dell’incontro il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro, “È da rilevare, inoltre, in quest’ultimo periodo il significativo lavoro della Regione Puglia per far avanzare la spesa”.

Luca Lazzàro

“La Commissione Europea – sottolinea nello specifico Confagricoltura Puglia –  ha evidenziato durante l’incontro di oggi che l’avanzamento della spesa è ancora molto basso. Secondo le loro ultime stime vi dovrebbe essere un disimpegno di circa 100 milioni di euro. La percentuale di spesa al 15 ottobre 2020 era pari a circa il 35% e, al momento, non supera il 39%. È chiaro che il rallentamento della Puglia, che rappresenta una buona percentuale dell’intero Piano di Sviluppo Rurale Nazionale influisce negativamente anche su tutto il Paese”. Durante la riunione è anche emerso che, pena la perdita di risorse, entro il 31 dicembre 2020 devono essere fatte le concessioni relative alla misura 21.

La regione Puglia, dunque, chiederà un’ulteriore deroga anche per il 2020 che sarà vagliata dalla Commissione europea.

“Se non vi fossero state le problematiche causate dai ricorsi la cui ultima sentenza è stata resa esecutiva solo il 14 novembre scorso – evidenzia inoltre l’organizzazione degli agricoltori pugliesi – la Regione avrebbe avuto ottime chance di raggiungere la quota di avanzamento previsto, grazie all’apporto della spesa relativa alle misure strutturali”. Confagricoltura Puglia durante la mattinata ha evidenziato la necessità di attivare al più presto le procedure, attraverso incontri e documenti di studi, previste dal prossimo regolamento sulla transizione dello sviluppo rurale 2021 e 2022.

Le ipotesi della Regione Puglia stimano un eventuale disimpegno per circa 79 milioni di euro di quota Feasr. “È da notare – conclude Confagricoltura – che è stato fatto un grande lavoro sulle misure a superficie e a capo animali che incidono per circa il 57% sul totale dei pagamenti. Il rallentamento della misura 21 è causato da problemi burocratici relativi al rispetto della legge 28, con l’INPS che ritarda molto nelle risposte”.

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