Guerra in Ucraina, Lazzàro: grossi problemi con materie prime e transazioni economiche con la Russia 

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Gli effetti della guerra in Ucraina si ripercuotono sugli agricoltori e sulle aziende zootecniche pugliesi. Nelle scorse ore i fornitori di materie prime, concimi e alimenti per animali hanno informato i clienti che non potranno rispettare le consegne e che sospenderanno i contratti. La situazione che si è verificata nei territori del Mar Nero e nel mare di Azov, al momento, rende dunque impossibile ricevere tutti i prodotti acquistati e l’arrivo dei quali era previsto in questi giorni. “Siamo profondamente addolorati per il dramma che sta attraversando il popolo ucraino. Le strutture portuali ucraine sono state bombardate e rese inutilizzabili e i porti russi sono interdetti al carico dei prodotti. Gli allevatori – dice il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro – stanno avendo serissimi problemi soprattutto nel ricevere forniture di farine di estrazione di girasole e dei cereali di produzione e provenienza ucraina e russa. Questo sta creando un danno enorme e accentua le difficoltà già provocate dei rincari sulle materie prime che va avanti da mesi”. Problemi si registrano anche nelle forniture verso la Puglia di prodotti granulari e azotati per le concimazioni e molte aziende che riforniscono gli agricoltori hanno sospeso i propri listini prezzi e le forniture, in attesa che la situazione internazionale si chiarisca.

Al momento sono bloccate anche le transazioni economiche con le quali gli agricoltori pugliesi ricevono il pagamento dei beni venduti o pagano i prodotti acquistati.

“In seguito alle tensioni internazionali, scatenate dall’invasione russa dell’Ucraina, ci sono difficoltà anche nei pagamenti e in tutte le transazioni economiche dai clienti russi e verso i fornitori russi”. “Sono necessari – conclude il presidente di Confagricoltura Puglia –  interventi per evitare che le aziende, già provate da due anni di pandemia, chiudano del tutto con un danno non solo per l’imprenditore ma anche per i consumatori”. 

 

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