Lazzàro (Confagricoltura): utilizzo acque reflue in Puglia è strategico per l’agricoltura ma servono investimenti regionali 

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“Per evitare la dipendenza idrica della Puglia è necessario puntare al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, ma per farlo la Regione deve investire in strutture idriche”, è quanto ha detto il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro durante il webinar sulle ‘Tecniche di irrigazione in olivicoltura a minor impatto ambientale’ organizzato da Confagricoltura Puglia e da Confagricoltura Foggia nell’ambito del progetto ‘Sostenibilità e Innovazione: iniziative di informazione per la filiera olivicola pugliese – SÌ OLIVO’. Durante il webinar si sono svolte le relazioni di Roberto Rana, professore associato presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia e di Alessandro Vivaldi, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari. I relatori hanno illustrato alcuni esempi di gestione irrigua di precisione in olivicoltura e presentato le principali tecniche di gestione delle acque reflue urbane affinate. Per ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura – è stato evidenziato –  è importante la conoscenza da parte delle aziende del consumo di acqua. In particolare, per quanto riguarda la produzione di olio di oliva gli studi rilevano che un minore o maggiore valore dell’indice dipende principalmente dalla tipologia di sistema produttivo utilizzato (intensivo, semintensivo o tradizionale) e dalla gestione delle acque di vegetazione. Tra le soluzioni che possono essere adottate per limitare l’utilizzo di risorse idriche vi è l’introduzione di nuove tecnologie come quelle dell’agricoltura digitale oppure il riutilizzo delle acque reflue.

“Israele – ha concluso Lazzàro –  è uno degli Stati più aridi del mondo ma oggi ha persino un surplus di riserve grazie al riutilizzo delle acque reflue e alla desalinizzazione. In Puglia sarà possibile avere le risorse idriche che servono al rilancio dell’agricoltura se verrà attuato un piano di investimenti per migliorare e potenziare le infrastrutture idriche, attraverso un coordinamento inter-assessorile di competenze e risorse”.

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