Coronavirus, Confagricoltura: carenza di manodopera in agricoltura rischia di compromettere i raccolti

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“Il tempo sta per scadere. La carenza di manodopera in agricoltura rischia di
compromettere i raccolti. Sarebbe un fatto gravissimo in una situazione di emergenza
che vede salire ogni giorno il numero delle persone che chiede aiuti alimentari.
Abbiamo avanzato le nostre proposte e siamo pronti a discutere con tutti, senza
preclusioni. Lo strumento migliore è quello più rapido. In pochi giorni dobbiamo
trovare una soluzione e dare una risposta alle pressanti richieste degli agricoltori che
non vogliono perdere il risultato del loro lavoro”.
Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, torna a evidenziare l’urgenza
di attivare quanto prima gli strumenti normativi necessari per l’impiego di personale
nelle campagne: la raccolta delle primizie nei campi in alcune regioni è già iniziata e
nelle prossime settimane entra nel vivo con la maturazione di gran parte delle
produzioni ortofrutticole e delle lavorazioni per i raccolti d’autunno.
Confagricoltura ha già proposto alle ministre delle Politiche agricole e del Lavoro di
facilitare il ricorso alla manodopera, dando da un lato la possibilità, solo per questa
fase emergenziale, di impiegare persone che hanno perso il lavoro – cassintegrati o
fruitori del reddito di cittadinanza – senza far perdere loro tali diritti acquisiti,
garantendo condizioni sanitarie ottimali e l’inquadramento nell’ambito del contratto
collettivo nazionale; dall’altro di poter utilizzare in campagna le persone che si trovano
momentaneamente inoccupate a causa del blocco di molte attività produttive,
individuando velocemente un percorso comune, all’interno dello stesso CCNL, volto a
dare garanzie a tutti.
“Da quando abbiamo avanzato tali proposte – afferma Giansanti – abbiamo ricevuto
numerose richieste di persone pronte a lavorare in campagna in questo periodo di
necessità. Mai come ora è evidente che occorre semplificare i passaggi burocratici.
Occorrono soluzioni immediate per dare seguito a questa disponibilità di domanda e
offerta e garantire i raccolti”.
“In Italia, primo Paese europeo colpito dall’epidemia Coronavirus, non abbiamo ancora
trovato una soluzione a un’emergenza annunciata. Il nostro appello alla politica –
conclude Giansanti – è di non perdere altro tempo prezioso e di attivare gli strumenti
più adeguati a dare risposte concrete”.

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