Confagricoltura Puglia, Lazzàro: necessari finanziamenti a fondo perduto per le aziende

L'Organizzazione degli agricoltori pugliesi apprezza le rassicurazioni del sottosegretario Turco in merito ai dubbi circolati sulla tutela dei fondi Ue destinati al Sud
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Confagricoltura Puglia apprezza le rassicurazioni del sottosegretario Mario Turco in merito ai dubbi circolati sulla tutela dei fondi Ue destinati al Sud”. Il presidente dell’Organizzazione degli agricoltori pugliesi Luca Lazzàro interviene così sul rischio che i fondi Ue destinati al Sud, e in gran parte alla Puglia, nell’emergenza legata al covid-19 vengano impiegati invece su scala nazionale.

L’intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sen. Mario Turco, nelle scorse ore, ha fatto chiarezza, precisando che è impensabile sospendere la clausola che destina il 34% delle risorse dei Fondi Ordinari per la spesa in conto capitale al Sud, così come il criterio di ripartizione dei fondi FSC.

“La Puglia, e più in generale il Mezzogiorno, rientrano nell’Obiettivo 1 dell’Ue – evidenzia dal suo canto Lazzàro –  ed è un’area che necessita di politiche di rilancio attraverso investimenti strategici, per colmare il gap di competitività di un’area del Paese ancora eccessivamente ampio”. “Per questo – dice Lazzàro – vanno messe in pista misure per favorire investimenti privati tese al rilancio della produzione e della occupazione nel Mezzogiorno, aumentando il livello di fondo perduto fino all’80%. Solo cosi la Puglia e in generale tutto il Sud si possono rimettere in marcia”.

“Servono Finanziamenti a fondo perduto per le aziende – continua il presidente Lazzàro – per compensare il crollo del fatturato di questi terribili mesi, e per rilanciare l’economia del Mezzogiorno, che era già prima della pandemia stagnante. L’agricoltura, e il turismo in particolare, sono per l’economia pugliese ‘asset strategici’ e vanno supportati con ogni mezzo: ne va del futuro della nostra regione”. “Quindi – conclude il presidente di Confagricoltura Puglia – non solo servono prestiti da parte delle banche con la garanzia dello Stato: misure che ancora stentano a decollare. Per dare liquidità alle nostre imprese è fondamentale che lo Stato paghi i debiti che ha nei confronti delle imprese italiane, che liquidi con celerità i crediti IVA delle aziende e i contributi per gli aiuti diretti agli agricoltori senza tante lungaggini e vincoli. I controlli si facciano dopo l’erogazione delle risorse alle imprese. Bisogna dire basta a un’Italia ingessata dalla burocrazia. È il momento che anche il sistema Paese cambi radicalmente”.

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