ASSEGNATE LE SPIGHE VERDI 2018. FRA I COMUNI PREMIATI, ANCHE CASTELLANETA, OSTUNI E CAROVIGNO

Le Spighe Verdi 2018 per i Comuni rurali sono state annunciate da FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura oggi a Roma, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Presenti i Sindaci dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento.

L’iter procedurale, messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo; il Ministero per i Beni e le Attività Culturali; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA, il CNR e Confagricoltura.

31 località rurali potranno fregiarsi, in questa terza edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2018.

“Spighe Verdi” è un programma FEE, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

“Spighe Verdi” è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale d’iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.

Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.

“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 73 Paesi n ella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.

L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.

“Annunciamo con soddisfazione 31 Spighe Verdi sul territorio italiano – ha detto Claudio Mazza presidente di FEE Italia – un incremento rispetto allo scorso anno, che dimostra l’impegno di tanti Comuni rurali che si sono avviati a questo percorso di sostenibilità. Sarà sempre più importante- continua Mazza – creare uno stretto legame tra amministrazioni pubbliche e agricoltori, un patto strategico per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio rurale nazionale”.

“Agricoltura e sostenibilità, un connubio necessario per salvaguardare l’integrità ambientale, l’economia dei territori e il futuro del nostro Paese – ha dichiarato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura -. La nostra Organizzazione è decisamente impegnata a valorizzare e diffondere la conoscenza delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che un numero sempre crescente di aziende attuano o sperimentano”.

Le “Spighe Verdi” 2018 sono state assegnate in 12 Regioni, una in più rispetto alla precedente edizione, la Calabria (Trebisacce). Le tre Regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche, Toscana e Campania: la prima con 6 località (Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana), la seconda con 5 (Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona) ex aequo con la Campania (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea). Seguono, con tre località la Puglia (Castellaneta, Ostuni e Carovigno) e il Veneto (Calalzo di Cadore, Caorle, Montagnana. Vantano due località il Lazio (Canale Monterano e Gaeta) e l’Abruzzo (Tortoreto e Giulianova), mentre vi è un Comune rurale per ognuna delle restanti Regioni: Piemonte (Alba), Liguria (Lavagna) e Umbria (Montefalco).

Tra i sostenitori di FEE Italia anche JTI (Japan Tobacco International) che dallo scorso anno si è impegnata per la realizzazione del progetto JTI Clean Way: un viaggio a tappe all’insegna della sostenibilità ambientale che si pone l’obiettivo di mettere in connessione comuni certificati Bandiera Blu e Spighe Verdi condividendo e valorizzando le azioni “green” portate avanti dalle comunità locali. Da sempre JTI realizza campagne di comunicazione per promuovere comportamenti responsabili da parte dei cittadini e sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente, in nome di quei princìpi che da anni guidano le azioni dell’azienda all’interno delle comunità in cui opera.

Gli indicatori selezionati per comporre il Questionario “Spighe Verdi”, a cui hanno risposto i Comuni, sono 67 e vanno a comporre le 16 sezioni di seguito indicate:
A. Notizie di carattere generale
B. Partecipazione pubblica
C. Educazione alla sostenibilità
D. Assetto urbanistico
E. Agricoltura
F. Protezione della biodiversità
G. Conservazione e valorizzazione del paesaggio
H. Tutela del suolo
I. Gestione del ciclo dei rifiuti
J. Efficienza energetica
K. Qualità dell’aria
L. Qualità dell’acqua
M. Qualità dell’ambiente sonoro
N. Mobilità sostenibile
O. Turismo
P. Rischio

Per ulteriori informazioni:
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FEE Foundation fon Environmental Education, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca. Agisce a livello mondiale attraverso la propria organizzazione ed è attualmente presente in 73 Paesi nei cinque Continenti. Riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo principale dei programmi FEE è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione in particolare all’interno delle scuole di ogni ordine e grado. La FEE ha sottoscritto nel marzo del 2003 un Protocollo d’Intesa di partnership globale con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e nel febbraio del 2007 ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con l’UNWTO l’Organizzazione Mondiale del Turismo (di cui è anche membro affiliato).
La FEE Italia, costituita nel 1987, gestisce a livello nazionale i programmi: Bandiere Blu, Eco- Schools, Young Reporters for Environment, Learning About Forest e Green Key.

Confagricoltura è l’organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. Riconosce nell’imprenditore agricolo il protagonista della produzione e persegue lo sviluppo economico, tecnologico e sociale dell’agricoltura e delle imprese agricole. La presenza di Confagricoltura nel territorio nazionale si concretizza, in modo capillare, attraverso le Federazioni regionali (19), le Unioni provinciali (95), gli uffici di zona e le delegazioni comunali (2.143). Confagricoltura considera la sostenibilità ambientale non solo uno degli elementi fondamentali per la qualità della vita nei territori rurali ma anche dello sviluppo sociale ed economico dei territori rurali, in particolare nelle aree interne del Paese. Nel campo della sostenibilità ambientale Confagricoltura ha sviluppato assieme alle imprese agricole associate il Programma EcoCloud, dedicato alle buone pratiche sostenibili che le aziende aderenti al progetto confederale “Produttività e Sostenibilità delle imprese agricole” mettono in atto al loro interno attraverso buone pratiche legate alla sostenibilità in ambito economico, ambientale e sociale.

 

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