Confagricoltura Puglia, Lazzàro: con il sì alla vendita al dettaglio, la ministra Bellanova ha dato una boccata d’ossigeno al florovivaismo

Il florovivaismo rappresenta in Italia oltre il 5% della produzione agricola totale e sviluppa un giro d'affari di 2,5 miliardi di euro. In Puglia sono circa 1.500 le aziende del comparto
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“Il settore florovivaistico può tirare una boccata di ossigeno e per questo ringraziamo la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova per essersi spesa a favore del comparto”, il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro torna sul recente chiarimento, arrivato da Palazzo Chigi, relativo al florovivaismo che consente la vendita al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili. Questo commercio – è spiegato nel chiarimento – rientra nelle attività di produzione, trasporto e commercializzazione di prodotti agricoli ammesse dall’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020.
“Auspichiamo – prosegue – che l’impegno continui per trovare risorse a sostegno del comparto, vista l’importanza strategica del florovivaismo che rappresenta oltre il 5% della produzione agricola totale e sviluppa un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro”. “Auspichiamo anche – evidenzia – che venga chiesto alla Commissione Europea l’attivazione di misure straordinarie per la gestione della crisi che possano garantire liquidità alle aziende e compensi per il mancato reddito”.
Il florovivaismo italiano, con una superficie coltivata di 29mila ettari, conta circa 27mila aziende produttrici. Il danno sopportato dalle imprese florovivaistiche italiane è stimato, ad oggi, dal Ministero delle Politiche agricole in oltre 250 milioni di euro.
Considerando anche quelle che si occupano di sola manutenzione, in Puglia sono circa 1.500 le aziende florovivaistiche. “Numeri – conclude Lazzàro – che lasciano comprendere quali potrebbero essere le conseguenze, anche per economia regionale, di un collasso del comparto”.

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