COMUNICATO STAMPA SUI CONTROLLI IN AGRICOLTURA. “NON C’E’ SOLO IL CAPORALATO”. CONFAGRICOLTURA PUGLIA DENUNCIA: “SIAMO NEL PIENO DI UN’EMERGENZA CRIMINALITA’, CHE STIAMO AFFRONTANDO DA SOLI”

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ROSSIaAgosto si preannuncia un mese intenso per le aziende agricole pugliesi. Sta infatti per prendere il via una lunga serie di controlli da parte dei diversi organi preposti al controllo del contrasto al fenomeno del caporalato. E gli imprenditori agricoli pugliesi aderenti a Confagricoltura si confermano pronti a collaborare quanto più possibile perché i controlli vengano effettuati in modo efficace. Ma chiedono alle istituzioni un’attenzione verso il mondo agricolo regionale a 360 gradi.

“Stiamo affrontando da soli una vera emergenza criminalità – afferma il presidente di Confagricoltura Puglia, Donato Rossi – Diverse aziende, sia nella provincia di Bari che nella provincia Bat, sono state oggetto negli ultimi giorni di violente aggressioni da parte di gruppi di criminali. I titolari sono stati picchiati, derubati, sequestrati. E quel che è peggio, abbiamo la netta sensazione che questi atti siano destinati a ripetersi”.

L’ultimo e forse più grave episodio si è verificato nei giorni scorsi nelle campagne di Sammichele di Bari, dove i titolari di un’azienda agricola – marito e moglie – sono stati aggrediti mentre si trovavano nella propria abitazione, sono stati picchiati e derubati.

Confagricoltura Puglia si fa portavoce dello sconforto degli imprenditori agricoli. “Siamo di fronte a una situazione davvero paradossale – dice Donato Rossi – Da una parte le nostre aziende sono sottoposte a ogni genere di controllo e verifica, come nel caso del caporalato, fenomeno la cui diffusione capillare in Puglia è ancora tutto da dimostrare. Dall’altra noi imprenditori siamo costretti a fronteggiare un fenomeno, quello delle rapine nelle nostre strutture ed abitazioni aziendali, mai registrato prima d’ora in queste proporzioni e che di sicuro va molto al di là delle nostre capacità di difesa”.

 

L’Organizzazione chiede pertanto che la questione sia portata all’attenzione delle competenti istituzioni, Regione Puglia e Prefetture in primo luogo, perché siano prese le adeguate misure di contrasto.

 

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