Bruno: “Xylella, inaccettabile il mancato utilizzo dei fondi. Così si uccide il futuro dell’olivicoltura pugliese”

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 “Non possiamo più permettere che risorse preziose per salvare il nostro patrimonio agricolo restino inutilizzate. Ogni euro non speso è un colpo inferto al futuro del territorio”. È netta la posizione di Confagricoltura Puglia in merito alla recente pubblicazione della graduatoria dell’intervento SRD01.01B dedicato al rilancio dell’olivicoltura nelle aree infette da Xylella fastidiosa.
Con la determina 00451 dell’11 giugno 2025, sono state ammesse a istruttoria tecnico-amministrativa 365 domande, per un importo complessivo richiesto di 18.778.775,12 euro, su una dotazione disponibile di 20 milioni di euro. Ciò significa che oltre 1,1 milioni di euro non sono stati utilizzati.
“Un dato preoccupante – sottolinea Antonello Bruno, presidente di Confagricoltura Puglia – che non può essere archiviato con leggerezza. Nonostante il buon lavoro svolto dell’Assessorato all’agricoltura della Regione, la tendenza al sottoutilizzo dei fondi, pur in presenza di un’emergenza come la Xylella, è sintomo di un sistema in affanno e di un comparto agricolo che, in molti casi, ha perso la speranza di un futuro nella terra d’origine.”
Secondo Confagricoltura Puglia, l’eccessivo carico burocratico sugli uffici tecnici, impegnati soprattutto sulla gestione della nuova PAC, rappresenta uno degli ostacoli maggiori all’efficienza nell’uso delle risorse. Ma il fenomeno ha radici più profonde.
“Cresce tra gli imprenditori agricoli la tentazione di rinunciare all’investimento in olivicoltura in favore di una conversione al fotovoltaico. Ma trasformare il Salento in un parco solare è una visione miope – avverte – che non crea lavoro stabile, non genera valore d’impresa e danneggia gravemente l’identità paesaggistica e culturale del territorio. Nessuno viene in Puglia per ammirare distese di pannelli.”
La Xylella fastidiosa ha ormai compromesso circa 180.000 ettari di superficie olivicola, con una perdita stimata di 30.000 posti di lavoro. Partita dal basso Salento verso il 2010, l’infezione ha risalito rapidamente la regione, colpendo la provincia di Brindisi, il Tarantino e spingendosi fino al Barese.
“Serve una strategia straordinaria che preveda un piano di investimenti di almeno 1,5 miliardi di euro per far ripartire l’economia rurale e salvare il paesaggio. Ma servono anche misure concrete e immediate per assicurare l’uso totale e tempestivo delle risorse già disponibili, affinché non vada perso nemmeno un euro.”
Confagricoltura Puglia chiede con forza l’alleggerimento delle procedure burocratiche per favorire l’accesso agli aiuti; un incremento delle risorse regionali e nazionali per contrastare l’emergenza fitosanitaria; investimenti in ricerca scientifica per soluzioni sostenibili a lungo termine; incentivi alla riconversione agricola e alla diffusione di pratiche innovative.
“È indispensabile una sinergia istituzionale – conclude il presidente – tra Governo, Regione, associazioni di categoria e imprenditori agricoli. Solo così potremo arginare la crisi e restituire dignità economica e paesaggistica a un territorio che è l’anima verde della Puglia”.

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