Agriturismo, Confagricoltura e Agriturist Puglia: i turisti preferiscono prenotare nelle regioni gialle, utile vaccinare gli operatori del settore 

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La permanenza della Puglia in zona arancione mentre quasi tutto il resto dell’Italia è in zona gialla sta influendo negativamente sulle prenotazioni negli agriturismi della regione. È quanto denunciano Confagricoltura Puglia e Agriturist. “La Puglia sta perdendo centinaia di presenze turistiche italiane e straniere. I clienti nel dubbio stanno prenotando i mesi estivi in altre regioni d’Italia reputandole, guardando le cartine dello stivale che i media nazionali ed esteri diffondono, ‘più sicure’”, sottolineano il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro e il presidente di Agriturist Puglia Giovanni Scianatico. La tendenza a prenotare le vacanze estive in regioni che oggi sono gialle è confermata delle ricerche che cittadini italiani e stranieri stanno facendo sul motore di ricerca Google. Nel grafico si evince come mentre il trend delle ricerche ‘hotel toscana’ e ‘hotel trentino’ è in ripresa, il trend ‘hotel puglia e ‘hotel sicilia’ invece è in calo.  

 

“Ben vengano dunque le iniziative mirate a cercare di recuperare presenze. Tra questa come organizzazioni plaudiamo all’iniziativa del presidente della Commissione commercio, artigianato, turismo e industria alberghiera del Consiglio regionale Francesco Paolicelli”. Paolicelli di recente ha reso noto di aver chiesto un’audizione congiunta delle commissioni consiliari III, IV e VI per definire modalità e tempistiche delle somministrazioni dei vaccini nelle aziende e alle imprese turistiche. Lo scopo è che la Regione, dopo che avrà ultimato le vaccinazioni agli anziani e alle persone fragili, compatibilmente con la disponibilità dei sieri, passi alle categorie produttive. 

 “Gli agriturismi per loro natura sono attrezzati a svolgere attività all’aperto e quindi a minor rischio e tante strutture pugliesi si stanno attrezzando. Ma questo sforzo – dicono Lazzàro e Scianatico – questo impegno nell’assicurare la sicurezza dei propri clienti, iniziato oltre un anno fa, oggi rischia di diventare vano se continueremo a restare in zona arancione anche a maggio. Gli operatori del settore stanno vivendo un momento di assoluta incertezza, in quanto sono a forte le presenze turistiche ma anche tutto il settore delle cerimonie, a partire dai battesimi, dalle comunioni e dai matrimoni”. 

 

 

Luca Lazzàro

Giovanni Scianatico

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