Dl Rilancio, Confagricoltura: bene le misure per il credito e il taglio del costo del lavoro nei comparti in crisi

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“Accogliamo con favore gli interventi annunciati dalla ministra Bellanova che vengono incontro alle nostre richieste di taglio del costo del lavoro per i comparti del settore primario maggiormente in crisi e di sostegno al credito per le imprese agricole”.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta positivamente l’approvazione dell’emendamento al Decreto Rilancio che destina 426 milioni all’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali, per i primi sei mesi 2020, dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, oltre che dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

L’intervento va ad aggiungersi, tra l’altro, all’istituzione del Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico che sosterrà i comparti, cunicolo, suinicolo e dei vitelli da carne, anche con l’ammasso privato, e la filiera ovicaprina. Una particolare ulteriore attenzione andrà rivolta al settore agrituristico. Bene le misure specifiche a favore degli operatori ittici, che hanno accusato forti contrazioni nelle vendite. Importanti, infine, i provvedimenti dedicati al credito introdotti nel Decreto Rilancio con la riformulazione dell’art. 222.

Confagricoltura ha infatti fortemente sostenuto la necessità di interventi relativi al credito per le imprese agricole, avanzando ufficialmente la proposta ai recenti Stati generali dell’Economia e collocando la misura in un contesto più ampio di rilancio del settore agroalimentare.

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