Inaugurata la nuova sede di Confagricoltura Foggia. Guidi: “Il paese vive nell’ansia, è il momento di voltare pagina”

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Inaug sedeFGConfagricoltura Foggia ha inaugurato lunedì 11 marzo la sua nuova sede, nel Palazzo delle Energie (ex Amgas), in viale Manfredi, alla presenza del presidente nazionale Mario Guidi, del direttore generale Luigi Mastrobuono, del membro di giunta Paolo Leccisi e di Nicola Motolese, presidente dell’Anga, l’Associazione dei giovani agricoltori di Confagricoltura.

Al taglio del nastro hanno partecipato il vescovo della diocesi di Foggia-Bovino,monsignor Francesco Pio Tamburrino, il presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, il prefetto Luisa Latella, il questore Maria Rosaria Maiorino, i vertici del comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di finanza, una rappresentanza della Polizia municipale, dei sindacati dei lavoratori agricoli e dei massimi dirigenti di altre organizzazioni del tessuto produttivo della Capitanata: Camera di Commercio, Confcommercio, Confindustria e Confesercenti.

“Quest’inaugurazione va in controtendenza con il momento di sofferenza che sta vivendo il nostro Paese – ha affermato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi – ed è la dimostrazione che si può reagire alla crisi. Siamo un Paese da troppo tempo in ansia: in crisi economica, politica e di rappresentanza e l’esito delle ultime elezioni non ci ha aiutato. Occorre un cambiamento di mentalità anche da parte delle organizzazioni di rappresentanza e Confagricoltura Foggia si sta muovendo in questa direzione. Bisogna cambiare l’approccio, essere più vicini agli associati e alle imprese. Ed avere una politica che cambi passo e ci permetta di stare a pieno titolo in una dimensione europea”.

A proposito del quadro di incertezza politica delineato dalle ultime elezioni, Guidi ha aggiunto: “Auspichiamo la rapida composizione di un Governo che affronti le questioni economiche e sociali fondamentali per il nostro Paese. Serve un Governo che abbia la possibilità di fare le scelte coraggiose che il Governo Monti in un anno non è riuscito a compiere e di completare quel lavoro: mi riferisco, in particolare, al decreto legge sulla semplificazione. Chiediamo una politica che non accampi, come in passato, la scusa della diversità di opinioni tra le organizzazioni agricole per non decidere o prendere provvedimenti penalizzanti per il mondo agricolo. Agrinsieme (il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative italiane, ndr), sta preparando un dossier con proposte precise da presentare al Governo che andrà ad insediarsi”.

“Il Ministero dell’Agricoltura – ha puntualizzato il presidente di Confagricoltura – così com’è non va più bene. Serve un centro, una rete, un hub che permetta ai Ministeri dell’Agricoltura, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e della Salute di interfacciarsi tra loro e supportare al meglio le esigenze delle imprese, in un quadro in cui l’Italia perderà oltre un miliardo di euro nel periodo di programmazione e che vedrà gli aiuti agli agricoltori, con la nuova Pac, scendere in media da 430 euro all’anno a 370 euro. La riduzione dei trasferimenti, tenendo conto dell’inflazione, è pari ad oltre il 12 per cento all’anno, compensata dal miliardo e mezzo di cadeau per i Piani di sviluppo rurale. C’è bisogno di un Piano nazionale di strategia per l’agroalimentare”.

Secondo il direttore generale di Confagricoltura, Luigi Mastrobuono, “quest’inaugurazione fa respirare un clima di festa e di intrapresa molto importante in un quadro di incertezza politica ed economica come quello che stiamo vivendo”. “La rete delle associazioni è un punto da cui ripartire in questa fase delicata – ha aggiunto Mastrobuono -. Bisogna avere la capacità di stare insieme per poter guardare al futuro e crescere cercando uniti le strade per uscire dalla crisi. Le parole chiave devono essere crescita, mercato e alleanze, per avere un occhio unico di progettazione e prospettiva”.

Il presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio Giuliano, nel corso del suo intervento, ha ringraziato il Comune di Foggia e l’Amgas “perché hanno fatto sì che tutto ciò potesse essere possibile”.

“Il mio grazie – ha concluso – Giuliano – va anche a tutta la struttura della nostra associazione, che ha sostenuto grossi sacrifici per realizzare questa svolta che per noi è epocale, dato che abbiamo lasciato dopo 40 anni la storica sede di corso Matteotti. In questa fase di crisi feroce, l’auspicio è che, come la nostra associazione è riuscita ad inaugurare questa sede di primissimo ordine per le esigenze dei suoi associati, anche le imprese possano rinnovarsi e svilupparsi per essere in grado di produrre e stare sul mercato sempre meglio”.

 

Immagini dell’evento

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