Accordo UE-Marocco: il Senato dice no all’intesa
E’ sempre viva la preoccupazione del mondo agricolo per le possibili ripercussioni dell’accordo UE-Marocco, approvato il 16 febbraio scorso dal Parlamento Europeo.
Il provvedimento, che prevede misure di liberalizzazione reciproche per i prodotti agricoli, trasformati, il pesce ed i prodotti della pesca, secondo quanto emerge dal dibattito in Senato, deve essere sottoposto a revisione.
Il 10 maggio scorso sono state infatti accolte tutte le mozioni presentate, che vedono quasi tutto l’arco parlamentare contrario all’intesa.
Le mozioni sottolineano la penalizzazione che l’accordo, così come formulato, comporta per l’agricoltura italiana, in particolare per le produzioni nazionali ortofrutticole. Non ci sono, infatti, tutele che proteggano la nostra agricoltura da una concorrenza sleale: le diverse condizioni di lavoro in Marocco rispetto a quelle vigenti in UE e la diversa normativa in materia di sicurezza alimentare e ambientale non danno garanzie ai nostri produttori agricoli.
Appare dunque necessaria una valutazione più accurata dell’impatto sociale, ambientale ed economico che tale accordo implica.
Confagricoltura giudica importante la risposta delle forze parlamentari. Il Governo italiano si impegna, infatti, a monitorare gli sviluppi dell’accordo e – in sede di riforma della PAC – a promuovere misure di protezione per le produzioni ortofrutticole nazionali. Vanno infatti assicurate, come sostiene la nostra organizzazione, una concorrenza leale, la reciprocità delle regole commerciali per un mercato più trasparente e meccanismi di salvaguardia delle produzioni nazionali.
Confagricoltura Puglia continua a seguire con attenzione gli sviluppi dell’accordo facendo seguito alle iniziative finora messe in atto per tutelare gli interessi delle imprese agricole pugliesi.
Comunicato stampa Confagricoltura
Le iniziative di Confagricoltura Puglia sull’accordo UE-Marocco