PSR Puglia 2014-2020: presentato il documento programmatico preliminare

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psr-puglia“Mentre in Europa il ritardo sul negoziato per il budget probabilmente si tradurrà in un ritardo anche nell’avvio della programmazione post 2013, noi in Puglia siamo già pronti, con un approccio innovativo che ha definito obiettivi e priorità del nuovo quadro strategico”. Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno, nel presentare ieri a Bari il documento strategico per la nuova programmazione del Piano di Sviluppo rurale.

Queste le azioni chiave per la futura programmazione:

– Maggiore flessibilità e integrazione tra i fondi comunitari: attraverso una visione integrata tra il profilo delle infrastrutture, materiali e immateriali, e la promozione di strategie imprenditoriali capaci di esaltare meccanismi collaborativi solidi per favorire la concentrazione delle risorse, la selettività degli interventi e dei beneficiari.

– Chiare priorità strategiche: ruolo dei giovani, trasferimento di ricerca e conoscenza e maggiore integrazione degli operatori con il mercato. Alcune idee per realizzarle: sostenere l’accesso e la permanenza dei giovani in agricoltura attraverso specifici supporti in termini di crescita del capitale umano e trasferimento tecnologico e organizzativo; costruire una partnership regionale tra sistema produttivo e della ricerca al fine di favorire sia una maggiore aderenza tra azioni e fabbisogni che meccanismi di trasferimento realmente fruibili; promuovere la robustezza delle reti d’impresa, favorendo i progetti di sviluppo che fondano su solide basi di fornitura, capaci di realizzare adeguata massa critica e attenti alla sostenibilità dei processi e alla internalizzazione d’innovazione. Fondamentale la costruzione di connessioni forti tra interventi per lo sviluppo rurale, nuovi strumenti di aggregazione e politiche distrettuali.

– Favorire lo sviluppo locale attraverso un ruolo attivo delle diverse componenti economiche del mondo rurale, in primis gli agricoltori, nell’offerta di quei servizi che hanno il carattere di prossimità. Dunque: promozione delle filiere corte; incentivazione di un quadro di rapporti stabile tra pubblico e privato nella fornitura di servizi ricreativi, didattici e socio assistenziali; politica di distrettualizzazione del territorio rurale pugliese.

– Prospettiva d’intervento più verde: inglobare il concetto di sostenibilità nel sistema di offerta agricola e rurale pugliese significa rafforzare il concetto di qualità legato al sistema Puglia e alla sue diverse componenti, agricola, alimentare, turistica.

Questi i primi fondamentali indirizzi che introducono elementi di novità rispetto alle precedenti programmazioni, e che sono il frutto di un’altra innovazione – è stato sottolineato ieri – quella di metodo, che ha permesso un dialogo permanente e foriero di sollecitazioni con i protagonisti del sistema agroalimentare e rurale pugliese. Anche quest’esperienza sarà valorizzata nella prossima programmazione, favorendo un impegno più importante del partenariato nella valutazione dell’andamento dei programmi e nella costruzione delle decisioni.

 

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