Lazzàro: Consorzi di Bonifica, il Consiglio voti no a provvedimenti che vanno contro gli agricoltori

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Questa mattina, su invito del presidente della IV Commissione, Francesco Paolicelli, e su richiesta dei consiglieri Paolo Pagliaro e Renato Perrini, si è svolta un’audizione sul Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia. Un incontro che ha visto Confagricoltura Puglia ribadire con forza le proprie preoccupazioni per l’assenza di soluzioni concrete. “Ancora una volta, nessun passo avanti significativo,” ha detto al termine dell’incontro il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro. “La proposta di legge che il Governo regionale intende portare in Consiglio ha tutta l’aria di essere un espediente per scaricare responsabilità, lasciando agli agricoltori il peso di una situazione che si è deteriorata negli ultimi vent’anni e che, con il Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia è persino peggiorata.”

L’organizzazione dunque chiede ai consiglieri regionali “di respingere questo provvedimento e di schierarsi al fianco del mondo agricolo, proponendo azioni concrete e responsabili per superare le criticità croniche dei consorzi di bonifica”. “Questo clima – precisa Confagricoltura Puglia –  e questo immobilismo non dispiace a tutti. Ci sono organizzazioni di agricoltori che puntano ad occupare poltrone nel consorzio di bonifica solo per interessi di bottega e non per assicurare condizioni migliori all’economia agricola e all’occupazione della regione”.

Confagricoltura Puglia sottolinea l’urgenza di interventi mirati per ripristinare la sostenibilità e l’efficienza dei consorzi di bonifica, essenziali per una gestione ottimale delle risorse idriche e per la tutela del territorio agricolo. La situazione attuale non solo minaccia la produttività agricola, ma compromette anche la sicurezza idrogeologica, con gravi rischi per l’ambiente e le comunità locali.

“È fondamentale – precisa Lazzàro –  che le istituzioni collaborino con il settore agricolo per identificare soluzioni efficaci e di lungo termine. Questo include: investimenti mirati nelle infrastrutture; introduzione di tecnologie innovative per la gestione delle risorse idriche; politiche che supportino gli agricoltori come custodi del territorio”.

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