Lazzàro: export in crescita, ma preoccupano i dazi Usa

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L’agroalimentare pugliese rafforza la propria presenza sui mercati internazionali, registrando un significativo incremento delle esportazioni nei primi nove mesi del 2024. Secondo i dati elaborati da Confagricoltura, l’export dei prodotti agroalimentari della regione è aumentato del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando una crescita superiore a quella del 2023 (+10%). In particolare, si distingue il comparto olivicolo, con un incremento dell’export degli oli vegetali e animali – tra cui l’olio extravergine d’oliva – superiore al 60 per cento.
«Questi dati confermano il ruolo strategico dell’agricoltura pugliese nell’economia regionale e il crescente apprezzamento delle nostre produzioni all’estero. Tuttavia, destano preoccupazione i dazi annunciati dall’amministrazione Trump sui prodotti italiani. Nonostante le recenti indiscrezioni su un possibile ridimensionamento della misura, un aumento delle tariffe doganali inciderebbe comunque pesantemente su settori chiave, come il vitivinicolo», evidenzia Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia.
«Dall’olio extravergine d’oliva ai vini, fino alla frutta e agli ortaggi, la qualità e la tradizione dei prodotti pugliesi rappresentano un valore aggiunto riconosciuto a livello internazionale»: oltre all’olio d’oliva, il settore vitivinicolo ha registrato un incremento delle esportazioni dell’11%, mentre i prodotti da forno e farinacei – comparto di punta per la regione – hanno segnato una crescita analoga. Anche il settore frutticolo ha registrato un aumento del 17% in valore, avvicinandosi ai 400 milioni di euro.
Parallelamente all’espansione dell’export, il 2024 si è rivelato un anno positivo per diverse produzioni regionali. Secondo le stime ISTAT, il valore della produzione agricola pugliese ha mostrato una ripresa significativa, con incrementi del 6,1% per gli ortaggi, del 9,6% per la frutta e del 16,5% per il vino rispetto al 2023. Per l’olio d’oliva, sebbene la produzione in volume abbia registrato una flessione del 5%, l’aumento dei prezzi ha determinato una crescita del valore della produzione del 10%.
«L’agricoltura pugliese dimostra una straordinaria capacità di adattamento e competitività in un contesto economico e ambientale complesso», aggiunge Confagricoltura Puglia. «Per consolidare questi risultati e affrontare le sfide future, è fondamentale continuare a investire in innovazione e internazionalizzazione».

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