Coronavirus, aiutare l’agricoltura pugliese vuol dire aiutare l’intero Paese
Stiamo attraversando un momento molto difficile per le nostre famiglie, per le nostre imprese, per i nostri lavoratori, per il nostro Paese.
Condivido i provvedimenti che ha dovuto adottare il governatore della Puglia Michele Emiliano per limitare la diffusione del Coronavirus, in momenti come questo bisogna avere il coraggio di assumere decisioni complesse, a volte drastiche.
Il comparto agricolo regionale che rappresento sta vivendo un momento drammatico, la Puglia è strategica per il sistema economico nazionale, l’agricoltura regionale vale circa 4 miliardi di euro e impiega quasi un quarto delle giornate di lavoro agricolo in Italia.
Le conseguenze dell’emergenza sanitaria sul made in Italy hanno in questi giorni contraccolpi pesanti sulle aziende agricole e agrituristiche pugliesi. L’espansione del CoViD19 mette a rischio le nostre attività produttive e sta già provocando gravi difficoltà logistiche e commerciali in ambito nazionale, con ingenti danni d’immagine all’agroalimentare italiano all’estero.
Purtroppo non si vede una soluzione a breve e, quindi, è necessario difendere i vari aspetti del lavoro, sia nelle aziende agricole, sia per quanto riguarda la movimentazione delle merci. Se si fermano i nostri prodotti ci sarà un’ulteriore grave conseguenza negativa sull’economia.
Per questa ragione è importante chiarire anche la portata delle ultime disposizioni in materia di circolazione di beni e servizi, oltre delle persone strettamente a loro collegate.
Ho chiesto al presidente della Regione Puglia di convocare, nel rispetto delle disposizioni in materia, una cabina di regia per costruire un vero e proprio piano straordinario, in raccordo con tutto il Paese, per far fronte al crollo della domanda. Bisogna dare con urgenza respiro alle nostre imprese pugliesi sospendendo i costi previdenziali, congelando i mutui e tutte le rateizzazioni o rottamazioni in corso con gli enti di riscossione.
Come ha evidenziato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, ci troviamo anche di fronte a comportamenti ingiustificati e privi di fondamento ai danni del nostro made in Italy. Infatti, non c’è alcuna evidenza scientifica che supporta il rischio di contagio associato al cibo.
Concludo con le parole del presidente onorario di Confagricoltura Puglia on. Onofrio Spagnoletti Zeuli: “Compriamo prodotti italiani, di origine certa e tracciabile, di qualità, sani e sostenibili, da produttori di filiera, da aziende certificate, aperte e trasparenti. E’ il momento che gli italiani difendano l’Italia”.
Viva l’Italia, viva la Puglia!
Luca Lazzáro
presidente Confagricoltura Puglia
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