Confagricoltura Puglia: solo l’8% delle aziende è davvero innovativo, ma il 35% sulla buona strada

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giovani agricoltori

Solo l’8% delle aziende agricole pugliesi è realmente innovativo, il 35% è sulla buona strada e il 57% è in forte ritardo.
I dati – in linea con quelli nazionali – elaborati da Confagricoltura Puglia su report universitari fotografano una delle sfide più cruciali della storia agricola regionale: produrre di più, con meno risorse e nel rispetto dell’ambiente.

Le risorse fondamentali dell’agricoltura, a cominciare dall’acqua, sono sempre più limitate, mentre la desertificazione avanza e il clima mediterraneo cambia volto.
In questo scenario, per Confagricoltura la Puglia deve diventare un laboratorio di agricoltura sostenibile, dove ricerca e tecnologia si fondono con la tradizione contadina per garantire produttività, qualità e tutela del territorio.

“Negli ultimi anni, la regione ha visto crescere le superfici dedicate a colture innovative come avocado, mango e lime, che da esperimenti pionieristici sono diventate filiere strutturate. Si tratta – sottolinea il presidente di Confagricoltura Puglia, Antonello Bruno – di scelte strategiche, non di mode: queste colture tropicali si adattano meglio alle temperature elevate e alla ridotta disponibilità d’acqua, contribuendo a mantenere redditività e occupazione.
Parallelamente, specie tradizionali come olivo, mandorlo, fico, carrubo tornano protagoniste nella lotta contro la desertificazione, grazie alla loro resistenza alla siccità e alla capacità di preservare il suolo”.

Antonello Bruno

Antonello Bruno, presidente di Confagricoltura Puglia

Anche la ricerca genetica apre nuove frontiere: varietà vegetali più resistenti agli stress climatici e alle malattie permettono di aumentare la produttività e di preservare la biodiversità locale.
L’obiettivo è chiaro: costruire un sistema biotecnologico efficiente e trasparente, capace di certificare – attraverso la “firma genetica” – l’origine, la composizione e la qualità reale degli alimenti.

“La competitività dell’agricoltura pugliese passa dalla capacità di innovare senza rinnegare la propria identità – prosegue –. Dobbiamo creare un ecosistema in cui imprese, ricerca e istituzioni lavorino insieme per sostenere chi investe in conoscenza e tecnologie”.

Tra le priorità ci sono il sostegno alla digitalizzazione delle aziende agricole, l’uso dell’intelligenza artificiale, programmi di formazione per i giovani agricoltori, l’accesso agevolato al credito per l’adozione di tecnologie avanzate e un coordinamento regionale tra università, enti di ricerca e imprese per lo sviluppo di nuove varietà vegetali e sistemi di irrigazione intelligente.

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