Ripartizione fondi FEASR, Pentassuglia al Direttivo di Confagricoltura Puglia: domani, nella Conferenza Stato-Regioni, faremo sentire la nostra voce

0
984

“Confagricoltura Puglia auspica che si metta finalmente un freno alle richieste che provengono da chi vuole una diversa ripartizione dei fondi per l’agricoltura (FEASR). Lo strumento nasce per dare la possibilità di aumentare la competitività delle aziende e diminuire il divario tra aree e non per altro”. Il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro commenta così la presa di posizione annunciata dall’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia durante il direttivo dell’organizzazione degli agricoltori pugliesi.

“Domani, durante la Conferenza Stato Regioni, la Puglia farà sentire la propria voce sulla ripartizione dei fondi assegnati all’Italia per l’agricoltura” ha detto l’assessore Pentassuglia durante la seduta. “Rivedere i criteri porterebbe un danno importantissimo alle regioni del Sud. E la proposta del ministro Stefano Patuanelli provocherebbe un danno persino maggiore della proposta iniziale avanzata da alcune regioni del Nord. Chiederò per la Puglia – ha detto tra l’altro l’assessore – che le risorse della transizione vengano assicurate perché impattano sul bilancio 2021”.

La proposta del ministro, nello specifico – secondo una stima – porterebbe una perdita per il Psr Puglia di oltre 32 milioni di euro e in totale per 5 regioni del Sud di oltre 407 milioni di euro.

L’importante incontro di domani è stato richiesto, oltre che dalla Puglia, dagli assessori all’agricoltura della Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Umbria. Per le Regioni del Sud le risorse del Feasr sono esclusivamente destinate a colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e le aree più povere e marginali. Quindi, la ricerca di nuovi criteri deve basarsi non solo su criteri “oggettivi” ma soprattutto “idonei” a rispondere agli obiettivi generali dello sviluppo rurale. Del resto la stessa UE ha assegnato agli Stati Membri per tutto il periodo 2021-2027 le risorse per lo sviluppo rurale interamente sulla base del cosiddetto “criterio storico”. Il dato incontrovertibile per gli assessori all’agricoltura di Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Umbria è che oggi le risorse nazionali per l’agricoltura si concentrano maggiormente nelle aree forti del Paese mentre dovrebbe essere il contrario. Per loro, l’attuale proposta ministeriale toglie dalla disponibilità delle regioni più svantaggiate risorse che pure sono, ontologicamente, destinate ad esse, indirizzandole verso i territori più sviluppati con effetti notevolissimi sull’aumento dei divari. Pertanto, ritengono che l’ipotesi proposta di riparto delle risorse FEASR per il biennio di transizione 2021- 2022 appare ingiustificata con impatti preoccupanti sulla tenuta economico-sociale dei territori rurali delle nostre regioni.

“Durante il direttivo di Confagricoltura Puglia che si è svolto alla presenza dell’assessore – sottolinea infine Lazzàro –  sono stati affrontati i grandi temi dell’agroalimentare, dell’agriturismo e della zootecnia a partire dal processo di ammodernamento e di realizzazione delle infrastrutture soprattutto irrigue. Ampio spazio hanno trovato nella discussione anche i temi del Psr della Xylella, dalla sicurezza delle aziende, vittime di furti ed estorsioni, e dei consorzi di bonifica che necessitano di una riforma in modo da diventare alleati degli imprenditori agricoli”.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.