IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA MASSIMILIANO GIANSANTI IN PUGLIA PER IL CONVEGNO SU RIFORMA DELLA PAC E CONTRATTI DI FILIERA: “DOBBIAMO IMMAGINARE UN NUOVO MODELLO DI AGRICOLTURA, CHE ABBIA AL CENTRO L’IMPRESA, I MERCATI E LA RICERCA. LA NUOVA PAC È UNA

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rossi giansantiCompetitività, lavoro, territorio, salute. Sono queste secondo Massimiliano Giansanti le parole chiave su cui Confagricoltura deve puntare per ridisegnare l’agricoltura italiana, anche alla luce della nuova Politica agricola comunitaria, sulla quale a Bruxelles si aprirà a maggio l’inter di adozione. Se n’è discusso oggi ad Andria, nell’ambito del convegno sul tema “Riforma della Pac e Contratti di filiera”, organizzato da Confagricoltura Puglia.

“La definizione della nuova Pac – ha detto il presidente Giansanti – richiederà da parte nostra un grande sforzo. È per questo che abbiamo già costituito un gruppo di lavoro composto dia esperti, i quali produrranno un documento che sappia interpretare la nostra principale esigenza: un rinnovato protagonismo imprenditoriale”. Sul ruolo dell’impresa, quale centro di un nuovo modello di sviluppo, il presidente di Confagricoltura ha insistito: “Solo l’impresa sa veramente interpretare i cambiamenti del mercato”. Ed è per questo, ha ribadito Massimiliano Giansanti, “che chiedo a tutta la dirigenza di Confagricoltura di riportare al centro della propria azione proprio gli imprenditori”.

E a pochi giorni dalla prossima tornata elettorale, il presidente di Confagricoltura ha ribadito la necessità “di potersi confrontare con un Parlamento solido e con un Governo in grado di battere i pugni sul tavolo”. In fase di avvio delle trattative sulla nuova Pac, “abbiamo bisogno di un Presidente del Consiglio e di un Ministro per le Politiche agricole – ha detto Massimiliano Giansanti – che abbiano il coraggio di restituire all’Italia il ruolo centrale che le spetta, affrontando a viso aperto anche un tema finora trascurato come quello delle pratiche sleali da parte di alcuni Paesi dell’Unione Europea”.

 

Di mercato e della necessità di estendere strumenti come i contratti di filiera per avere maggiori chance di riuscita ha parlato Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia. “L’agricoltura italiana e quella pugliese in particolare – ha spiegato Rossi – vivono una fase molto delicata. Di fronte alla complessità burocratica, ai ritardi nell’avvio di bandi dei Piani di Sviluppo rurale, di fronte alla necessità di rigenerare l’intero sistema agricolo, strumenti come i contratti di filiera rappresentano un valido punto di avvio per riportare sul territorio tutti i vantaggi competitivi che siamo capaci di realizzare”.

Al convegno hanno preso parte anche il presidente di Confagricoltura Bari e Bat, Michele Lacenere, il presidente di Confagricoltura Foggia, Filippo Schiavone, il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, il candidato al Senato, Sergio Silvestris. La relazione tecnica è stata affidata al vice direttore di Confagricoltura Bari, Gianni Porcelli.

foto tavolo presidenza

 

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