LabelAgriWaste
LA PLASTICA NEL SETTORE PRIMARIO
L’importanza della corretta gestione dei rifiuti per la salvaguardia ambientale
Il progetto di Ricerca “Labelling Agricultural plastic Waste for valorising the waste stream” (acronimo LABELAGRIWASTE) è stato finanziato dall’Unione Europea (EC RTD QLRT, COLL, CT, Contract No. 516256-2, 25-02-2005) nell’ambito del Sesto Programma Quadro. Trattandosi di una Collective Research, nell’attività di ricerca sono state coinvolte le Piccole e Medie Imprese (PMI), oltre a Dipartimenti Universitari e Associazioni Agricole ed Industriali, tutti facenti parte di Paesi dell’Unione Europea (Italia, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Spagna, Cipro).
Perché questo progetto?
L‘impiego dei materiali plastici nel settore agricolo ha raggiunto un livello di diffusione talmente esteso da rendere necessario lo studio di soluzioni economiche e razionali relative alla raccolta ed allo smaltimento di tali materiali al termine della loro vita utile.
Infatti, solo una minima parte di rifiuti plastici agricoli viene raccolta e recuperata mentre la gran parte viene abbandonata in aree non idonee, lungo i corsi dei fiumi o bruciata in maniera incontrollata con ovvie conseguenze negative sul paesaggio e sull‘intero ecosistema.
Obiettivi della ricerca
Il principale obiettivo del progetto è sviluppare procedure standardizzate e metodologie integrate di etichettatura (che potranno essere le basi di una futura normativa europea) per tracciare i flussi di rifiuti plastici agricoli al fine di facilitare il loro smaltimento finale, optando per la migliore soluzione, tra quelle possibili, che risulti ambientalmente sostenibile, economicamente valida e tecnicamente efficiente. Nello specifico, con la standardizzazione e l’etichettatura dei flussi dei rifiuti plastici agricoli si mira a:
- trasformare i rifiuti plastici agricoli in commodity (merce trasportabile all’interno dei Paesi dell’Unione Europea e comercializzabile nel libero mercato);
- sviluppare uno schema sistematico di etichettatura e delle linee guida per individuare la tipologia di smaltimento più idonea e/o l’impiego dei rifiuti plastici agricoli (considerandoli “materia prima secondaria” o “fonte di energia”). Tale schema sarà la base per la realizzazione di norme CEN ed attività legislative volte alla salvaguardia ambientale ed al risparmio delle risorse naturali non rinnovabili;
- sviluppare pratiche aziendali in modo da migliorare la qualità del rifiuto;
- verificare gli effettivi costi di gestione dei rifiuti plastici a livello aziendale, pianificare al meglio ed organizzare le operazioni di raccolta stoccaggio e trasporto, ampliare le alternative di smaltimento dei rifiuti plastici agricoli.
Proposte di gestione (piani di raccolta e modalità di smaltimento/recupero) dei rifiuti plastici agricoli
Piani di raccolta
Implementare un GIS dedicato che permetterebbe di individuare, a scala europea, le aree agricole interessate da elevato consumo di materiali plastici (soprattutto film) ed i flussi di rifiuti. Conseguentemente, previa analisi economica, si potrebbe incentivare la realizzazione di centri di raccolta baricentrici e/o di centri di riciclaggio soprattutto nelle aree ove si registra la maggior produzione di rifiuti agricoli.
Modalità di smaltimento/recupero dei rifiuti dei materiali plastici
TRACCIABILITA‘ | ETICHETTATURA |
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Un sistema di etichettatura potrebbe consistere nell’imprimere su ogni manufatto plastico un codice a lettura ottica, stampato su una banda magnetica, che individui:
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