XYLELLA. CONTINUANO LE PROTESTE A LECCE. QUESTE LE RICHIESTE DEL TERRITORIO
Un Commissario per l’emergenza Salento, una legge speciale per affrontare la Xylella da tutti i punti di vista, una generale sburocratizzazione delle procedure e risorse pronte per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro.
E’ quanto chiedono le associazioni – Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative e Legacoop, assieme ad altre organizzazioni anche non agricole e le comunità territoriali – che anche oggi hanno manifestato a Lecce, sia dinanzia alla sede locale della Regione Puglia che dinanzi alla sede della Provincia.
“Il Salento è stato da tutti i provvedimenti marginalizzato – spiega Maurizio Cezzi, presidente di Confagricoltura Lecce – perché per la zona totalmente infetta non sono stati previsti interventi di accompagnamento e specifici interventi per il territorio”.
“Nessuno ha compreso – prosegue il presidente Cezzi – che il problema non è più agricolo, ma attiene alla ricostruzione di un territorio che è stato distrutto sotto tutti i profili. Una distruzione che ha visto l’inerzia trasversale delle istituzioni, dall’Unione Europea alla Regione Puglia”.
Il Salento, rappresentato dalle associazioni scese oggi in piazza, chiede un piano che nasca dal basso. “Abbiamo presentato una proposta di legge di iniziativa popolare – spiega Maurizio Cezzi – perché siano le comunità territoriali a decidere quale futuro dovrà avere il Salento”. Il presupposto è NON UN ALBERO DI MENO. “Prima della Xylella avevamo 11 milioni di alberi da reddito – dice il presidente di Confagricoltura Lecce – e tanti ne rivogliamo, che siano ulivi oppure no”.
“Le nostre richieste sono chiare. Il Salento deve essere messo nelle condizioni di rinascere e di decedere autonomamente del suo futuro. E’ stato troppo a lungo trascurato. E’ ora che le istituzioni si facciano carico della sorte di un territorio che ha bisogno di rimettersi in moto”.