Riforma PAC: la Comagri approva gli emendamenti alle proposte di regolamento
La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo ha approvato i suoi numerosi emendamenti alle proposte di regolamento della “riforma verso il 2020”.
All’ordine del giorno della riunione di COMAGRI del 23-24 gennaio u.s. sono state infatti portate le proposte legislative sulla riforma della PAC (ordine del giorno da cui è possibile scaricare i documenti di seduta), sulle quali gli eurodeputati sono stati chiamati ad esprimere il proprio voto.
Al riguardo, si sottolinea che il voto in COMAGRI ha riguardato l’approvazione degli emendamenti presentati dagli eurodeputati sulle proposte legislative elaborate dalla Commissione UE; tuttavia la COMAGRI, nell’applicare la procedura prevista dall’art.70 del regolamento del Parlamento sui negoziati interistituzionali nel quadro delle procedure legislative, ha previsto di intraprendere un particolare iter per il prosieguo dei suddetti negoziati.
Infatti, valutata l’eccezionalità della fattispecie ed avendo ritenuto, ai sensi della citata norma, debitamente giustificato avviare i negoziati con le altri istituzioni comunitarie anteriormente all’approvazione del pacchetto di n. 4 relazioni riguardanti la “riforma della PAC”, la COMAGRI ha proceduto, dopo aver votato sia gli emendamenti di compromesso consolidati sia i restanti emendamenti, all’approvazione della decisione di avvio dei negoziati stessi. E’ stata altresì definita la squadra negoziale a ciò deputata, formata dal Presidente On.le De Castro, dai relatori e dai relatori-ombra dei vari gruppi politici.
Il mandato così stabilito dovrà a sua volta, ai sensi del combinato disposto degli artt.70 comma 2 e 70-bis del regolamento interno, essere approvato nel corso della sessione plenaria di metà marzo, con possibilità dei vari gruppi di presentare anche in tale sede emendamenti su quanto votato in COMAGRI. A quel punto la squadra negoziale indicata avrà pieni poteri per intraprendere i negoziati (cosiddetti triloghi) con il Consiglio e la Commissione UE.
Le motivazioni sollevate dal PE per utilizzare la procedura eccezionale risiedono sostanzialmente nella necessità, più volte esplicitata e formalizzata dagli europarlamentari, di conoscere preventivamente i fondamentali del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), che dovrebbero essere definiti presumibilmente entro il mese di febbraio 2013 in sede di Consiglio; ciò allo scopo di modulare efficacemente le proposte sulla riforma complessiva della PAC 2014-2020 alle effettive disponibilità economiche e finanziarie stanziate dalla UE per l’intero comparto agricolo.
“Registriamo positive modifiche all’impianto della riforma della Pac proposto dalla Commissione europea, in attesa del seguito di quello che si preannuncia come un negoziato difficile e complesso sul quale continueremo a vigilare”.
Commenta così Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, la due giorni di votazioni della Commissione dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale.
“Non possiamo non riconoscere alla Comagri ed al suo presidente Paolo de Castro – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – un lavoro enorme di rivisitazione e proposta rispetto ai testi originari, che ha consentito di introdurre importanti novità.”
“Certo permangono tutte le nostre perplessità per una struttura della riforma che mantiene i capisaldi di chi l’ha progettata e sui quali dobbiamo ancora impegnarci. È inaccettabile ed antistorico tagliare le risorse alla nostra agricoltura – ha poi affermato Guidi – così come dare troppa enfasi sulla ridistribuzione dei pagamenti tra le imprese e sugli impegni ambientali, che limitano il potenziale produttivo invece che esaltarlo.”
Oltre alla maggior parte degli emendamenti di compromesso, si segnala che sulle quattro proposte legislative sono stati approvati anche altri emendamenti presentati da singoli parlamentari: nelle prossime settimane spetterà al servizio legislativo parlamentare, coadiuvato dal segretariato della COMAGRI, rendere congruo ed omogeneo il testo approvato dagli eurodeputati così da poter presentare la richiesta di mandato alla plenaria di marzo. Quanto sotto riportato è quindi da intendersi come mera indicazione di massima del risultato delle votazioni in commissione. È prevedibile che il testo finale non venga reso ufficiale prima di metà febbraio.
PAGAMENTI DIRETTI
Tra le proposte di modifica più significative, si segnalano le seguenti:
Agricoltore attivo: spetterà ai Paesi membri stabilire un quadro giuridico per l’individuazione dei soggetti cui spettano i pagamenti diretti. Sono esclusi invece soggetti quali aziende di trasporto, aeroporti, società immobiliari, campeggi, ecc.;
Flessibilità tra pilastri: entro il 1 agosto 2013 gli SM potranno decidere di spostare sul II pilastro fino al 15% (contro il 10% proposto dalla Commissione) del proprio massimale nazionale, cui possono aggiungersi i fondi non spesi per il greening;
Convergenza: avverrà in modo meno rapido, partendo nel 2014 da un valore unitario dei diritti all’aiuto non inferiore al 10% del massimale nazionale, anziché al 40% come proposto dalla Commissione. È inoltre prevista la possibilità che il valore dei diritti all’aiuto nel 2019 si discosti all’interno di uno SM fino al 20% rispetto al valore unitario medio, nonché la possibilità di adottare misure affinché i diritti attivati nel 2019 non siano inferiori di oltre il 30% rispetto a quelli attivati nel 2014.
Pagamento integrativo per i primi ettari: gli SM possono decidere di utilizzare una parte loro massimali nazionali per concedere agli agricoltori un pagamento annuo integrativo per i primi ettari al fine di tenere maggiormente conto della diversità delle aziende agricole in termini di dimensioni economiche, scelta di produzione e occupazione;
Greening: la diversificazione delle colture sarà più limitata, e prevede almeno due colture per le aziende la cui superficie è compresa tra 10 e 30 ha, nessuna delle quali copra più dell’80% della superficie a seminativo; per le aziende oltre i 30 ha, le colture saranno tre con la coltura principale che copre fino al 75% della superficie e la minore almeno il 5%. Sono considerate greening ipso-facto le superfici ad agricoltura biologica, che beneficiano di pagamenti agro-climatico-ambientali e che ricadono in zone facenti parte della rete Natura 2000. Sono altresì esonerati dal greening le aziende con superficie investita per oltre il 75% da colture sommerse per una parte significativa dell’anno e la cui restante superficie aziendale ammissibile non supera i 50 ha. Possono essere esonerate dal greening anche le aziende certificate a titolo di sistemi nazionali o regionali ritenuti conformi dalla Commissione europea con atti delegati. Le aree di interesse ecologico, obbligatorie solo per le aziende superiori a 10 ha, sono ridotte al 3% degli ettari ammissibili (contro il 7% della proposta della Commissione) con esclusione delle colture permanenti, oltre che dei prati e pascoli permanenti. Dal 1 gennaio 2016 tale percentuale aumenterà al 5%.
Piccoli agricoltori: l’importo massimo dell’aiuto per i piccoli agricoltori sarà pari a 1.500 € annui.
OCM Unica
Tra le proposte di modifica più significative, si segnalano, tra le altre, le seguenti: sono previste limitazioni all’esercizio dei poteri delegati e di esecuzione da parte della Commissione; il frumento duro è stato inserito tra i prodotti ammissibili all’intervento pubblico, che viene esteso per tutti i prodotti all’intero anno; il programma Frutta nelle scuole viene allargato alla verdura; è stato reinserito l’obbligo dell’indicazione di origine per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli freschi nonché prevista la possibilità per gli SM di fissare norme per la regolazione dell’offerta di prodotti a denominazione di origine (DOP o IGP), in attuazione a quanto stabilito dai Consorzi di tutela; sono stati rafforzati i poteri delle organizzazioni dei produttori e delle loro associazioni; sono state introdotte misure per contenere l’aumento della produzione di latte dopo la fine del sistema delle quote; è stato ripreso il sistema dei diritti di impianto dei vigneti.
SVILUPPO RURALE
Per la proposta sullo sviluppo rurale sono stati approvati tutti gli emendamenti di compromesso predisposti, oltre a numerosi altri emendamenti (presentati da singoli parlamentari) che rendono particolarmente difficile la lettura del testo finale.
REGOLAMENTO ORIZZONTALE
Anche in tal caso sono stati approvati tutti gli emendamenti di compromesso predisposti, oltre a numerosi altri emendamenti. Si segnala solamente che è stata proposta l’abrogazione delle disposizioni riguardanti la trasparenza avanzate dalla Commissione lo scorso mese di settembre (tra cui l’albo dei beneficiari).
La COMAGRI tornerà a riunirsi il 31 gennaio p.v. (ordine del giorno). Nella circostanza la Commissione europea presenterà gli accordi transitori per il 2014 nel contesto della riforma della PAC.