Puglia in secca, la forte siccità colpirà tutto il settore agricolo della regione

Intervento di Luca Lazzàro sul Sole 24 Ore
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La crisi climatica sta abbassando il livello di risorsa idrica al -45%

La situazione in Puglia: terreno idrico è sotto stress
“Stiamo affrontando una siccità importante che ha portato a un aumento dei costi e una diminuzione delle produzioni che ha superato il 50% rispetto ai quantitativi standard – ha spiegato Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, al Sole 24 Ore – “Significa tanto in termini di tenuta del bilancio dell’azienda: aumentano i costi diminuendo la quantità. Storicamente la Puglia sconta una difficoltà di approvvigionamento all’acqua: negli ultimi decenni non si sono fatte politiche irrigue adeguate tale per cui il sistema si potesse trovare pronto – continua Lazzàro, che si mostra preoccupato nonostante si stia tentando di investire. “Si tratta di investimenti importanti e strategici. Acqua del Sud  (società attualmente partecipata dal ministero delle Economie e delle Finanze) sta “facendo un lavoro importane in termini di investimenti. Contestualmente, però, i pozzi che prelevano l’acqua sono sotto stress e quindi diventano sempre più salini portando a un enorme problema di qui ai prossimi anni per la realizzazione di opere da investire”. Un problema strutturale, regionale e non solo, è la manutenzione delle strutture. “In provincia di Taranto – a detta della stessa Regione Puglia – il 60% dell’acqua che viene immessa nei condotti del Consorzio di bonifica viene dispersa. Bisogna fare investimenti per circa 3 milioni di euro per rifare le condotte irrigue”. Anche qui, in questo caso si ripresenta il problema degli invasi, che si mostrano, alle loro condizioni attuali, al di sotto della media. Il trend di raccolta è sempre in calo, questo sta a denunciare una difficoltà del settore cerealitico che “deve essere aiutato, non possiamo rinunciare alle nostre eccellenze. Vanno sostenuti, nel frattempo che si riesca a trovare soluzioni”. E di queste soluzioni da trovare Luca Lazzàro porta i suoi suggerimenti: “Abbiamo tantissima costa con depuratori che buttano a mare acqua, noi dobbiamo fare in modo che quell’acqua arrivi nelle campagne, e soprattutto dobbiamo fare in modo che le condotte non perdano acqua, riuscendo a recuperare all’incirca il 50% dell’acqua. Abbiamo i dissalatori da poter utilizzare in maniera adeguata. Fare questo vuol dire avere un buquet di possibilità”.

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