PAC, gli Stati membri devono rimborsare alla Commissione 414 milioni di euro
Nell’ambito della cosiddetta procedura di liquidazione dei conti, la Commissione europea ha chiesto lo scorso 26 febbraio la restituzione di fondi della politica agricola dell’UE indebitamente spesi dagli Stati membri per un totale di 414 milioni di euro.
Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (PAC), spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi stanziati.
I fondi riconfluiscono nel bilancio dell’Unione per inosservanza delle norme UE o inadempienze nelle procedure di controllo della spesa agricola. In realtà l’impatto finanziario netto è inferiore: restano infatti da rimborsare 393 milioni di euro, dato che una parte di questi fondi è già stata recuperata.
In virtù dell’ultima decisione della Commissione, saranno recuperati fondi da 22 Stati membri: Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lituania, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito.
Le principali rettifiche hanno riguardato il Regno Unito per 111,7 mln di Euro per carenze nel sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) e nel sistema di informazione geografica (SIG), nel trattamento delle domande, nei controlli amministrativi incrociati e nei controlli in loco con riguardo agli aiuti per superficie.
A carico dell’Italia sono stati contestati 48,3 mln di Euro per infrazioni alla condizionalità: controllo insufficiente di vari criteri di gestione obbligatori (CGO), mancata definizione di tre buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) e inadeguata applicazione di sanzioni.
Altri 17,9 mln di Euro rigardano gravi lacune nel sistema di controllo e frodi nel settore della trasformazione degli agrumi.
Gli Stati membri sono responsabili della gestione della maggior parte dei pagamenti della PAC, principalmente tramite i loro organismi pagatori. Essi sono inoltre responsabili dei controlli, ad esempio della verifica delle domande di pagamenti diretti presentate dagli agricoltori. La Commissione svolge oltre 100 audit ogni anno, verificando che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti, ed è abilitata a recuperare i fondi arretrati se gli audit dimostrano che la gestione e il controllo esercitati dagli Stati membri non sono abbastanza efficaci da garantire che i fondi dell’UE siano stati spesi correttamente.
Per ulteriori informazioni sul funzionamento del sistema di liquidazione annuale dei conti, vedere MEMO/12/109 e l’opuscolo “Una gestione saggia del bilancio agricolo”, disponibile al seguente indirizzo internet: http://ec.europa.eu/agriculture/fin/clearance/factsheet_en.pdf .