Bucci: situazione generale di crisi pesante ma incoraggia il boom dell’export
Pubblicato sullo speciale Affari e Finanza de La Repubblica un intervento del Presidente di Confagricoltura Puglia Umberto Bucci in merito alla situazione generale in cui versa il comparto agricolo regionale.
Secondo Bucci: “Purtroppo i problemi sono tanti. Con le criticità di ogni genere ci confrontiamo quotidianamente; ci sono aziende che chiudono, ma ce ne sono altre, tante altre, che hanno accettato la sfida dei cambiamenti e resistono, vanno avanti e riescono a mettere sul mercato prodotti di eccellenza. Ma, ripeto, la situazione generale è di crisi pesante.”
In Italia, il valore aggiunto in agricoltura, nel 2012, ha registrato un -4,6% rispetto al 2011 (a valori concatenati con anno riferimento 2005); in Puglia il calo è stato addirittura del 9,5% nello stesso periodo. Sempre nel 2012, secondo elaborazioni Confagricoltura su dati Istat, la Puglia conta 245.348 aziende per un valore aggiunto agricolo complessivo di 2.034 mln di Euro, ed un valore aggiunto medio per azienda di 8.292 Euro.
I dati sulla chiusura delle aziende pongono l’agricoltura al primo posto nel corso dell’anno passato: troppe aziende non riescono a trovare margini di redditività.
“Ma non deve passare l’immagine di un’agricoltura che si arrende. Le imprese hanno le potenzialità per attuare strategie capaci di fronteggiare le criticità e in questo senso non è un caso che nel corso del 2012 i livelli occupazionali non siano calati e l’export sia cresciuto in modo vistoso nell’ultimo periodo”.
Secondo elaborazioni del Centro Studi Confagricoltura Puglia, nel primo trimestre 2013, in Puglia, il valore delle esportazioni dei prodotti dell’agricoltura è stato di 108,8 milioni di Euro, segnando un +19,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Sono risultanze positive che testimoniano come l’agricoltura pugliese sia potenzialmente in grado di reggere la crisi.
Sul piano dell’occupazione non si registrano significative variazioni dal 2010. Il comparto agricolo sviluppa, nel 2011, 22.280 imprese diretto-coltivatrici, 14,6 milioni di giornate lavorative ed un totale di 240.785 occupati.
“I temi che abbiamo sottoposto all’attenzione del nuovo governo – prosegue Bucci – non sono nuovi: la riduzione della pressione fiscale, per le famiglie e per le imprese; l’accesso al credito; la lotta alla contraffazione; la semplificazione burocratica; la gestione del territorio; il contenimento dei costi di produzione e in primo luogo quelli del lavoro e dell’energia (saliti nell’anno del 7,9%).”
“Il 2012 – conclude Bucci – è stato un anno molto difficile sotto l’aspetto produttivo a causa della lunga siccità, ma non è stato un anno tra i peggiori dal punto di vista dell’andamento dei mercati. Siamo, tuttavia, pur sempre al di sotto di una sufficiente redditività che consenta alle imprese di essere competitive. Purtroppo il clima di incertezza non cesserà e avrà riflessi anche nel prossimo futuro. Bisogna prenderne atto e trovare le soluzioni puntando ad un’azione di sistema. Agricoltura, industria, grande distribuzione e servizi: dev’essere questa la combinazione del futuro.”