COMUNICATO STAMPA: EUROPA. TAGLI LINEARI AL BILANCIO E NUOVI ACCORDI COMMERCIALI SULL’OLIO D’OLIVA. DONATO ROSSI, PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA PUGLIA: “LA UE STA DANNEGGIANDO LA NOSTRA AGRICOLTURA”

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rossitgUn taglio superiore al 7 per cento dell’intera dotazione finanziaria a disposizione dell’Agricoltura. È quanto la Commissione Europea avrebbe intenzione di attuare per far quadrare il bilancio comunitario. Il nuovo quadro finanziario europeo per il periodo 2020-2027 richiederebbe, in sostanza, una drastica sforbiciata e l’Agricoltura europea sarebbe destinata a perdere oltre 40 miliardi di euro. A conti fatti, il settore agricolo italiano potrebbe perdere 1,8 miliardi. Sarebbero allo studio anche forme di riduzione dei trasferimenti alle imprese di maggiore dimensione.

“È una cifra spropositata – dice Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia – È inaccettabile l’idea che per rimettere in ordine il bilancio comunitario si applichino tagli lineari, senza guardare al reale peso di ciascun settore. L’Agricoltura resta il vero collante economico dell’Europa, ma ancora una volta non se ne ha alcun riguardo”.
Quanto alla riduzione dei trasferimenti alle imprese più grandi, “ci si domanda – afferma Rossi – se a Bruxelles sappiano che le grandi imprese agricole, in tutta Europa e non solo in Italia, sono quelle che trainano il settore, che soddisfano la domanda interna di cibo di qualità, che sostengono la bilancia commerciale dei Paesi europei, Italia in testa, e che garantiscono occupazione e innovazione”.

Intanto, ancora un altro fronte si apre fra gli agricoltori italiani e l’Unione Europea. La Commissione sarebbe infatti pronta a firmare un trattato di libero scambio con la Tunisia sull’olio d’oliva. Entro il 2019 sarà operativo l’accordo che di fatto abolirà definitivamente i dazi sull’importazione in Italia di olio extravergine tunisino.
“Sarà un colpo dritto al cuore dell’economia agricola pugliese – afferma il presidente della Confagricoltura regionale – Dopo aver già alleggerito il regime tariffario dell’olio tunisino, permettendo così l’importazione a dazio zero di oltre 90mila tonnellate di olio, ora si apre definitivamente all’import nord-africano, con il risultato che, eliminando le tariffe all’import (1,2 euro al chilogrammo), l’olio tunisino costerà al consumatore meno del nostro, che peraltro nell’ultima rilevazione supera di poco i 4 euro al litro”.

Su questi punti problematici, Confagricoltura Puglia sollecita gli europarlamentari pugliesi a prendere posizioni chiare a difesa dell’Agricoltura regionale e delle produzioni locali, così duramente attaccate dalle scelte politiche che la Commissione Europea. “Evidentemente l’assenza prolungata di un Governo nazionale autorevole – afferma il presidente Rossi – fa sì che la voce dell’Italia non venga ascoltata”.

 

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