Commissione europea: definita la risposta per ridurre l’impatto economico del coronavirus

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Venerdì la Commissione europea ha definito un pacchetto di misure per rispondere all’emergenza Coronavirus in UE. Nello specifico la Commissione adotterà una serie di strumenti che avranno l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi che il virus sta generando soprattutto a livello sanitario, di mercato Unico europeo, occupazionale, finanziario ed economico.

Gli strumenti agiranno su: flessibilità per la concessione degli aiuti di Stato e per le regole del patto di stabilità, maggiore solidarietà nel mercato Unico, mobilitazione del bilancio dell’UE per favorire occupazione e nuovi investimenti.

La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare rapidamente questa serie di proposte in modo che possano essere adottate entro le prossime due settimane.

Aiuti di Stato – Flessibilità

La principale risposta economica al Coronavirus arriverà dai bilanci nazionali. Le norme UE sugli aiuti di Stato consentono agli Stati membri di intraprendere azioni rapide ed efficaci per sostenere i cittadini e le imprese, in particolare le PMI che si trovano ad affrontare difficoltà economiche a causa dell’epidemia di COVID-19.

Gli Stati membri possono adottare ampie misure di sostegno previste dalle norme UE vigenti. In primo luogo, possono decidere di adottare misure generali quali sovvenzioni salariali, sospensione dei pagamenti delle imposte a carico delle società, delle imposizioni sul valore aggiunto e dei contributi e oneri sociali, senza chiedere il parere preventivo dell’Unione, in quanto non selettive. Inoltre, possono concedere un sostegno finanziario direttamente ai consumatori, ad esempio per i servizi annullati o ticket non rimborsati dagli operatori, anche in questo caso, senza chiedere il parere preventivo dell’Unione, in quanto il sostegno non è destinato ad operatori economici.

In aggiunta, la Commissione ha ricordato poi le regole applicabili per la concessione di aiuti di stato:

  • L’articolo 107(2)(b) TFEU: consente agli Stati membri di risarcire i danni alle imprese causate da eventi eccezionali, ed il COVID-19 è già stato considerato un evento eccezionale. La Commissione ha infatti approvato giovedì scorso, un regime in questo senso a favore delle imprese del settore dello spettacolo, in Danimarca;
  • Art. 107(3)(b) TFEU: secondo la Commissione, l’impatto dell’epidemia di COVID-19 in Italia consente il ricorso e l’applicazione dell’articolo 107(3)(b) TFEU che prevede l’approvazione di misure di sostegno nazionali per porre rimedio ad eventuali gravi perturbazioni economiche ai danni di uno Stato membro.

Già in passato la Commissione ha fatto ricorso a questo articolo del trattato definendo un quadro di valutazione comune per le misure adottate in seguito alla crisi dell’economia reale del 2008.

La valutazione della Commissione, per l’uso da parte degli Stati membri dell’articolo 107(3)(b), sarà analoga a quanto già fatto in passato.

Flessibilità per l’applicazione delle regole relative al Patto di stabilità

La Commissione proporrà al Consiglio di applicare la piena flessibilità prevista per l’applicazione delle regole del Patto in modo da attuare tutte le misure necessarie per contenere l’epidemia e mitigare i suoi effetti socioeconomici negativi, l’obiettivo è fare arrivare risorse economiche ai settori economici

In primo luogo, la Commissione ritiene che la pandemia COVID-19 sia qualificata a livello di bilancio come “evento insolito al di fuori del controllo del governo”, consentendo agli stati membri di disporre spese eccezionali come la spesa sanitaria e le misure di sostegno per le imprese e i lavoratori.

In secondo luogo, la Commissione raccomanderà di adeguare gli sforzi degli Stati membri in caso di crescita negativa.

Infine, la Commissione è pronta a proporre al Consiglio di attivare general escape clause per garantire un sostegno più generale alla politica fiscale.

Garantire la solidarietà nel mercato unico

La solidarietà è fondamentale in questa crisi, in particolare per garantire che i beni essenziali, necessari per ridurre i rischi per la salute pubblica generati dell’epidemia, possano raggiungere tutti coloro che ne hanno bisogno.

È essenziale agire con azioni comuni per garantire, in modo aperto e trasparente, la produzione, lo stoccaggio, la disponibilità e l’uso razionale di dispositivi di protezione medica e medicinali in tutta l’UE, scongiurando l’adozione di misure unilaterali che invece puntino a limitare la libera circolazione di tali prodotti tra gli Stati membri.

La Commissione sta fornendo orientamenti agli Stati membri su come mettere in atto meccanismi di controllo adeguati a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, avviando una procedura accelerata di appalto congiunto per tali merci, accompagnata dall’emissione di una raccomandazione sulle attrezzature protettive e prodotti non contrassegnate dal marchio CE.

L’epidemia di COVID-19 sta avendo un forte impatto sui nostri sistemi di trasporto, data la stretta connessione delle catene di approvvigionamento europee. La Commissione sta collaborando con gli Stati membri per garantire il flusso di beni essenziali attraverso i confini. Oggi saranno probabilmente illustrate le linee guida per impedire lo stop alle frontiere per controlli sanitari.

L’industria aeronautica internazionale ed europea è stata particolarmente colpita dagli effetti dell’epidemia. Come annunciato dalla Presidente Von der Leyen il 10 marzo, per contribuire ad alleviare l’impatto economico ed ecologico dell’epidemia, la Commissione ha proposto regole mirate per alleviare temporaneamente le compagnie aeree dalla regola “use-it-or-lose-it” in base alla quale i vettori aerei sono obbligati ad utilizzare almeno l’80% degli slot aeroportuali

Infine, la Commissione è in collegamento con gli Stati membri, le autorità internazionali e le principali associazioni professionali dell’UE per monitorare l’impatto della crisi sul settore turistico e coordinare le misure di sostegno.

Mobilitazione del bilancio dell’UE

Per sostenere immediatamente le piccole e medie imprese colpite dagli effetti dell’epidemia, il bilancio dell’UE fornirà rapidamente liquidità, risorse che saranno integrate dalle misure adottate a livello nazionale. Nelle prossime settimane, 1 miliardo di euro sarà reindirizzato dal bilancio dell’UE al Fondo Europeo per gli Investimenti come garanzia per incentivare le banche a fornire liquidità alle imprese. La Commissione valuterà anche l’introduzione di eventuali tax holidays (riduzione o eliminazione temporanea di una tassa o del suo pagamento) ai debitori che risultano colpiti dagli effetti del COVID-19.

Alleviare l’impatto sull’occupazione

La Commissione cercherà di proteggere i lavoratori dalla disoccupazione ed è pronta a sostenere gli Stati membri promuovendo programmi di lavoro a breve termine e di riqualificazione, programmi che si sono dimostrati efficaci già in passato.

La Commissione accelererà inoltre la preparazione della proposta legislativa per un programma europeo per la disoccupazione volto a sostenere le politiche degli Stati membri.

Inoltre, “l’iniziativa per gli investimenti, cfr infra (proposta di regolamento della Commissione in risposta all’emergenza COVID-19,) faciliterà l’uso del Fondo sociale europeo destinato a sostenere i lavoratori e l’assistenza sanitaria in UE.

Potrebbe essere impiegato anche il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (fino a 179 milioni di euro disponibili nel 2020) al fine di sostenere i lavoratori dipendenti licenziati e i lavoratori autonomi.

Proposta di regolamento relativo all’iniziativa di investimento in risposta all’emergenza COVID-19

La Commissione propone di destinare 37 miliardi di euro nell’ambito della politica di coesione per la lotta contro il coronavirus. A tal fine la Commissione propone di abbandonare quest’anno l’obbligo di chiedere agli Stati membri di rimborsare i prefinanziamenti non spesi per i fondi strutturali. Questo importo ammonta a circa 8 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell’UE, risorse che gli Stati membri potranno utilizzare per integrare i 29 miliardi di euro di finanziamenti strutturali in tutta l’UE. Ciò aumenterà considerevolmente l’entità degli investimenti nel 2020 e contribuirà ad anticipare l’uso finora non assegnato di 28 miliardi di euro in finanziamenti nell’ambito dei programmi della politica di coesione 2014-2020.

La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare rapidamente questa proposta, in modo che possa essere adottata entro le prossime due settimane.

Inoltre, la Commissione propone di estendere il campo di applicazione del Fondo di solidarietà dell’UE includendo anche una crisi di sanità pubblica nel suo campo di applicazione, misura che garantirebbe fino a 800 milioni di euro per il 2020 a sostegno degli Stati membri colpiti dall’epidemia.

La Commissione ha quindi proposto una serie di misure che potrebbero applicarsi anche al settore agricolo, senza prevedere, al momento, alcuna modifica dei regolamenti di base della PAC o dello sviluppo rurale. In particolare sono state proposte modifiche ai regolamenti del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Europeo di Sviluppo regionale che potrebbero interessare il settore agricolo solo in modo marginale.

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