COMUNICATO STAMPA: POMODORO DA INDUSTRIA, SIAMO A UNA SVOLTA

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pomodoro-industria-pomodori-by-illustrez-vous-fotolia-750Bari 04 AGOSTO 2017 – “Con la decisione assunta dalla Commissione Agricoltura riguardante il pomodoro da industria si avvia finalmente una nuova fase, fondamentale per raggiungere gli obiettivi di equilibrio delle posizioni nelle relazioni industriali e di superamento di ogni forma di concorrenza sleale”. Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia, commenta così il lavoro svolto dalla Commissione. “Ma ora – dice – tocca al Governo”.

La Commissione Agricoltura ha votato una risoluzione che impegna il Governo a convocare con la massima sollecitudine un tavolo di confronto con tutti i soggetti della filiera del pomodoro da industria, con l’obiettivo di estendere a questo settore l’obbligo di indicare il Paese di produzione e l’origine della materia prima. Nel documento, si fa inoltre riferimento anche all’estensione a livello comunitario dell’obbligo già presente in Italia di utilizzo di pomodoro fresco per la produzione delle passate.

“Quella dell’obbligo di etichettatura – afferma Donato Rossi – è una battaglia che vede Confagricoltura da sempre in prima linea, quindi non possiamo che dirci soddisfatti, anche se la strada da fare è ancora lunga”. La Puglia, con le produzioni della Capitanata, resta ancora il territorio leader in Italia. “Ma soffriamo su due fronti – spiega il presidente di Confagricoltura Puglia – Quello delle relazioni industriali e quello della concorrenza sleale internazionale”. Nonostante l’Italia resti il più grande esportatore di passate e concentrati (queste esportazioni sono cresciute del 26% l’anno scorso) e di pelati e polpe (l’export italiano è cresciuto del 77% nel 2016 – fonte Ismea) per i produttori la situazione resta difficile. “Molti agricoltori hanno deciso nel tempo – dice Rossi – di abbandonare la produzione di pomodoro, preferendo altre colture più remunerative”.

L’obbligo di etichettatura e soprattutto l’obbligo di utilizzo del pomodoro fresco per la produzione di passate esteso a livello comunitario “rappresentano davvero punti irrinunciabili di una piattaforma – afferma il presidente di Confagricoltura Puglia – che deve vedere tutti i soggetti interessati finalmente seduti allo stesso tavolo”.

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