CONSORZI DI BONIFICA: TRASFERIMENTO DELLE FUNZIONI AD AQP. LA POSIZIONE DI CONFAGRICOLTURA PUGLIA

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CONSORZIConfagricoltura Puglia, sposando a pieno le perplessità espresse dalle Unioni Provinciali della Confederazione, ritiene sbagliata e nient’affatto vantaggiosa per l’agricoltura pugliese l’ipotesi di trasferire il servizio irriguo dei quattro Consorzi di Bonifica commissariati ad Acquedotto Pugliese S.p.A.

“Il trasferimento ad Aqp della Sezione irrigazione e acquedotti rurali del Consorzio Centro-Sud Puglia – spiega il presidente di Confagricoltura Puglia, Donato Rossi – non garantisce le imprese agricole che il servizio sarà migliorato e che le bollette saranno calmierate. Anzi, il fatto che Aqp sia una società orientata al mercato, in quanto S.p.A., rischia seriamente di far aumentare il costo dell’acqua per uso irriguo, che sarebbe in questo modo gravata anche dall’Iva. Mentre i Consorzi di Bonifica non sono tenuti a fare utile ma al soddisfacimento di un servizio pubblico, finalità che rischia di perdersi se l’ipotesi in questione dovesse prendere corpo.

Peraltro, aggiunge Rossi, “nessuno meglio degli agricoltori del territorio può conoscere le reali condizioni in cui versa il servizio e Confagricoltura Puglia non può che acquisire a pieno le posizioni espresse a livello territoriale”.

Chiarissima è, in questo senso, la posizione di Confagricoltura Taranto, la quale per bocca del presidente Luca Lazzàro afferma che siamo di fronte a “un approccio troppo sbrigativo che creerebbe ulteriori difficoltà al settore agricolo”. Del resto, spiega Lazzàro, “la bonifica e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree consortili non avvantaggia soltanto gli agricoltori e i loro terreni agricoli ma interi territori e gli immobili ivi esistenti: per questo, torniamo a ribadire, queste funzioni dovrebbero essere a carico della fiscalità generale. Ma ciò che ci preoccupa, ancora una volta, è che si evita di affrontare il tema assai spinoso del dissesto idrogeologico e del governo del territorio, spesso abbandonato a se stesso e con gli agricoltori solitari difensori di un equilibrio ormai compromesso”.

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