Confagricoltura Puglia: Lupi, declassamento permetterà gestione più flessibile

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“La decisione del Comitato permanente della Convenzione di Berna di declassare il lupo da specie “strettamente protetta” a “protetta” rappresenta per la nostra regione un passo significativo verso una gestione più flessibile delle popolazioni locali di questo predatore. A partire dal 7 marzo 2025, l’Unione Europea potrà adeguare gli allegati della Direttiva Habitat, permettendo ai singoli Stati membri di adottare strategie più incisive per contenere l’espansione incontrollata del lupo, pur continuando a garantirne la conservazione nell’ambito di un equilibrio generale”. È quanto evidenzia il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro sulla decisione di oggi del Comitato permanente, organo che ha come compito principale quello di monitorare le disposizioni della Convenzione di Berna nell’ottica dello sviluppo della fauna e della flora selvatica e della valutazione delle loro necessità.

Per Confagricoltura si tratta dunque di un passo necessario e urgente per tutelare le attività del settore primario, che rappresentano non solo una risorsa economica fondamentale ma anche un presidio indispensabile del territorio. Ora è essenziale che le istituzioni europee e nazionali accelerino il processo normativo, offrendo agli agricoltori e agli allevatori strumenti concreti per affrontare questa sfida. Confagricoltura Puglia nei mesi scorsi ha più volte rimarcato le preoccupazioni del settore agricolo e zootecnico per l’incremento degli attacchi di cinghiali e lupi alle attività agricole e di allevamento nel territorio regionale. Questa emergenza richiede interventi tempestivi e condivisi per garantire un equilibrio tra la tutela della biodiversità e la salvaguardia delle attività economiche essenziali per il presidio del territorio. “A questo scopo – prosegue –  l’organizzazione degli agricoltori pugliesi ha collaborato con la Regione per l’elaborazione di un Piano Straordinario Regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, uno strumento che prevede misure mirate alla riduzione del numero di cinghiali e lupi, salvaguardando al contempo l’ecosistema. È fondamentale che questo piano diventi operativo il prima possibile, coinvolgendo attivamente le organizzazioni agricole, i parchi regionali e nazionali, e le comunità locali, per assicurare una gestione condivisa e responsabile del territorio”.

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