Anga Puglia: difficile accesso alle terre e al credito frena sviluppo delle imprese giovanili

Confagricoltura Puglia giovani ha eletto i propri dirigenti, riconfermati il presidente Donato dell’Aquila e la vicepresidente Francesca Margarito
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L’agricoltura pugliese si trova a un bivio generazionale. Da un lato, il settore offre un’opportunità concreta per i giovani che desiderano investire nel territorio, sfruttando le risorse messe a disposizione dalla Politica Agricola Comune (PAC) e dagli strumenti di sostegno nazionali. Dall’altro, le difficoltà nell’accesso al credito e alla terra, oltre a un quadro demografico sfavorevole, rappresentano sfide significative per il ricambio generazionale.

Di come apportare un cambio di passo si è discusso durante l’assemblea dei Giovani agricoltori pugliesi di Confagricoltura (Anga Puglia). Durante l’incontro – al quale ha preso parte il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro – sono stati riconfermati il presidente Donato dell’Aquila e la vicepresidente Francesca Margarito.

Secondo il “Rapporto Giovani e Agricoltura 2024” di ISMEA, la Puglia conta circa 5.500 imprese agricole giovanili sul totale di 76mila imprese agricole. Seppur in leggerissimo calo rispetto al 2018 (solo – 0,3), il dato dimostra una tenuta migliore rispetto ad altri comparti produttivi e ad altre regioni, segnale che l’agricoltura pugliese attrae giovani imprenditori.

Le aziende condotte da giovani producono il 15% del valore economico dell’agricoltura nazionale, con una produttività media per ettaro superiore alla media europea. Tuttavia, il valore economico medio generato dall’impresa giovanile italiana, pari a 82,5 mila euro, resta inferiore a quello di Francia e Germania, evidenziando la necessità di un ulteriore supporto per la crescita.

“L’agricoltura pugliese – ha evidenziato Dell’Aquila a margine dell’incontro –  ha tutte le potenzialità per diventare un motore di sviluppo per i giovani, ma servono interventi mirati e concreti. L’accesso semplificato alla terra e al credito, un maggiore supporto formativo e un miglioramento delle infrastrutture digitali nelle aree rurali sono passi fondamentali per garantire un futuro sostenibile al settore. In un contesto di invecchiamento della popolazione e di spopolamento delle aree interne, investire sui giovani agricoltori significa investire sul futuro economico della Puglia”.

 

Uno degli ostacoli principali per i giovani agricoltori pugliesi è l’accesso al credito che frena sia il cambio generazionale e sia l’ingresso di nuovi imprenditori agricoli che non vengono dal settore. In particolare, i prestiti a medio e lungo termine, essenziali per gli investimenti aziendali, sono diminuiti del 5,4%, penalizzando proprio i giovani imprenditori. A ciò si aggiunge il problema del costo elevato della terra in Italia, sei volte superiore a quello francese e tre volte più alto rispetto alla media UE. In Puglia, il mercato fondiario risente di questa dinamica, rendendo difficile l’acquisto di terreni per i giovani agricoltori.

Nodo cruciale è dunque anche la formazione. “La Puglia – ha detto –  conta una solida rete di istituti tecnici agrari e università con indirizzi agro-forestali, ma il settore stenta ad attrarre nuove generazioni. Per rendere più attrattivo il settore, occorre migliorare l’immagine dell’agricoltura come scelta professionale e rafforzare i percorsi di formazione e consulenza, in modo che i giovani possano accedere più facilmente alle opportunità offerte dal settore”.

 

 

Donato Maria Dell’Aquila, trent’anni, nato a Foggia, laureato magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie nell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza. Iscritto all’albo degli agronomi di Foggia, imprenditore agricolo titolare di un’azienda agro zootecnica a Lucera, in provincia di Foggia. Alleva bufale, coltiva grano duro, foraggio, pomodoro da industria e colture proteiche.

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