INCIDENTI MORTALI SULLE STRADE DI FOGGIA. ROSSI: GRANDE DOLORE PER TUTTI NOI

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rossitg“Sono giorni di lutto per l’agricoltura pugliese. La morte anche di un solo bracciante è sempre un evento che mette in discussione metodi, tempi e modalità di un lavoro che, nonostante le enormi evoluzioni sia tecnologiche che legislative, è ancora uno dei più complessi e difficili che esistano. È indicibile la costernazione che la categoria che rappresento, quella degli imprenditori agricoli, prova in queste ore, in seguito all’incredibile sequenza di gravissimi incidenti.

Confagricoltura da sempre combatte per una crescita positiva dell’Agricoltura: un settore dal quale sia bandito il caporalato, dal quale sia estromessa ogni forma di ricatto occupazionale, nel quale la sicurezza dei lavoratori sia messa al primo posto. È così: questi concetti sono parte integrante e precombente per una Agricoltura realmente moderna e sostenibile. Ma i nostri sforzi sembrano svanire di fronte a questi eventi.

Da presidente di Confagricoltura Puglia ho però il dovere di difendere tutti gli imprenditori onesti che fanno grande non solo la nostra associazione, ma anche la nostra regione e il nostro Paese. Tocca alla magistratura far luce sulle cause dei due incidenti mortali che si sono verificati in pochi giorni sulle strade pugliesi. I colpevoli dovranno essere puniti, duramente. Ma affermazioni pressapochiste, che addossano colpe e lanciano sospetti, provocano solo altri e inutili danni.

Quelli che violano le leggi, truffano, sfruttano non sono imprenditori, ma criminali; non fanno agricoltura ma malaffare. Non possiamo accettare che chi lavora onestamente sia accostato a chi delinque: accostamenti frutto di poca conoscenza del settore o forse della necessità di qualcuno di cavalcare lo sdegno generale, non avendo altri metodi per emergere. Ma non è con i like che si risolvono i problemi.

Chiediamo che le istituzioni locali e nazionali riuniscano d’urgenza un tavolo di lavoro in modo che tutti i punti di confronto siano messi in chiaro e si possa trovare una soluzione alle più immediate esigenze: in primo luogo le condizioni di vita dei braccianti agricoli extracomunitari al di fuori delle aziende”.

 

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