ANCHE LA PUGLIA FRA LE 11 REGIONI PROSSIME ALLA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CALAMITÀ. PER IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA PUGLIA SI VA NELLA GIUSTA DIREZIONE. “SERVONO STRUMENTI D’INTERVENTO AGGIORNATI ALLE NUOVE E DRAMMATICHE SITUAZIONI CHE STIAMO VIVE

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martinaBARI, 02 AGOSTO 2017 – “Sono estremamente positivi i segnali che arrivano dal Ministero delle Politiche agricole, in merito al gravissimo problema della siccità che sta attanagliando il nostro Paese”. Così Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia, commenta le parole del ministro Maurizio Martina, che oggi in Commissione Ambiente della Camera ha annunciato che 11 regioni sono già prossime a ottenere la dichiarazione dello stato di calamità.

“Siamo in una situazione tale – spiega Donato Rossi – da non poter più attendere nemmeno un solo giorno. Confagricoltura da tempo sostiene che, oltre a interventi contingenti come la dichiarazione dello stato di calamità naturale, sia necessario addivenire a politiche d’intervento strutturali, capaci di far fronte a un quadro climatico in evidente cambiamento”. E le garanzie fornite oggi dal ministro Martina vanno nella direzione giusta, secondo il presidente di Confagricoltura Puglia.

“Siamo pronti a rispondere con tempestività, assicurando l’attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale”, ha detto il responsabile delle Politiche agricole del Governo, chiarendo che fra le 11 regioni che si apprestano a chiedere lo stato di calamità c’è anche la Puglia.

Inoltre, Martina ha anticipato che grazie a un accordo in via di perfezionamento con la Commissione Ue, è stato stabilito “un aumento degli anticipi dei fondi europei della Pac e dello sviluppo rurale di circa 700 milioni di euro per infrastrutture irrigue, portandoli a 2,3 miliardi”.

“Per affrontare questa, come le altre situazioni critiche legate al clima che certamente si verificheranno – dice il presidente di Confagricoltura Puglia – è fondamentale che ci sia una coscienza generalizzata e assunta ai più alti livelli di responsabilità politico amministrativa della necessità di attivare strumenti aggiornati”.

Come ha spiegato proprio il ministro Martina “siamo davanti a una delle situazioni più severe degli ultimi anni”. Meno 53% di precipitazioni rispetto al 2016, danni all’agricoltura che, per quanto riguarda i cereali, possono già stimarsi nel 40-50%. “E per gli altri comparti non si spera in niente di buono”, dice Donato Rossi.

Bene dunque che sia investito direttamente il prossimo G7 Agricolo che, come anticipato dal ministro, sarà dedicato alla difesa del reddito degli agricoltori.

L’UFFICIO STAMPA

 

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